Titolo originale Serie: Banshee Paese: USA Anno: 2013 Formato: Serie TV Genere: Drammatico Stagione: 1° Episodi: 10 Durata: 60 minuti ca. per episodio
Soggetto: Jonathan Tropper e David Schickler Sceneggiatura: onathan Tropper e David Schickler (Ep.1-2-3-4-5-6-9-10),Jonathan Tropper (Ep.8) David Schickler (Ep.7) Fotografia: Christopher Faloona Montaggio: Donn Aron (Ep.1-8-10), Miklos Wright (Ep.2-6-7), Michael O'Halloran (Ep.3-4-5-9) Musiche: Methodic Doubt Scenografia: Jonathan A. Carlson Costumi: Patia Prouty Trucco: Wyatt Belton, Anthony Brooks, Julie Delaney, Jeff Goodwin, Sylvia Hendrix Effetti speciali Ray Bivins, Stephen A. Cooke, Joe Goins, Dustin Ledford, Dustin Miller Produttore: Bill Hill, Christina Jokanovich, Stephanie Laing, Allen Marshall Palmer Produzione: Tropper / Schickler Productions, One Olive, Your Face Goes Here Entertainment, Cinemax Prima TV USA: Come da Dettaglio Episodi Rete TV: Cinemax Prima TV Italia: Come da Dettaglio Episodi Rete TV: Sky Atlantic
Ideata da due illustri sconosciuti, i romanzieri newyorkesi David Schickler e Jonathan Tropper, ma prodotta da Alan Ball, Banshee è il telefilm che sancisce il passaggio del via cavo Cinemax, costola della HBO, da canale dei porno softcore a canale fracassone per uomini veri senza rinunciare alla sua anima porno softcore. Una specie di mix tra la manlyness di FX e l’eccesso che da sempre caratterizza la sorella maggiore HBO, finalmente competitivo sul campo delle serie originali.
E tutto si può dire tranne che abbiano preso questo salto di qualità alla leggera: In Banshee convergono idee ed elementi per qualcosa come quattro telefilm diversi,non eccezionali ma che però, combinati insieme, contribuiscono a creare un universo sfaccettato e confusionario. Eppure, in qualche modo, questa folle sovrabbondanza di personaggi e storyline fa di Banshee una serie imprevedibile e divertentissima.
La recitazione è impostatissima, i dialoghi fatti praticamente solo di frasi fatte, mai più di due alla volta e mai più lunghe di cinque parole in fila; la sigla troppo lunga e di rara, rarissima bruttezza; i personaggi mezzo milione. Ragazzi, è una telenovela. Una telenovela da uomini, un Pretty Little Liars dell’action (è fantastico come Pretty Little Liars sia diventato l’unità di misura di tutto quello che è così eccessivo da fare il giro e diventare geniale — grazie bitches). Lavora per accumulo, non ti lascia un attimo di respiro, per riordinare le idee, per renderti conto che quello che sta succedendo non ha alcun senso, e anche quando te ne sei reso conto, è già ora di vedere un altro episodio. La trama del pilot è tutto un programma: un uomo (Anthony Starr, uno con una faccia che se lo incontrassi per strada cambierei strada e città) esce di prigione e vuole riabbracciare la sua donna, partner in crime di 15 anni prima; la trova in una cittadina della Pennsylvania, la Banshee del titolo, con un nuovo nome e una nuova identità: in fuga dal proprio passato, si è sistemata con il procuratore distrettuale del luogo, ha due figli e una casetta con giardino. Lui non demorde, la vuole ancora, deve restare nei paraggi, ma come? La soluzione gli si presenta sotto forma di rissa da bar finita in tragedia, tre morti di cui uno è il neo sceriffo di Banshee, un uomo venuto da fuori quello stesso giorno che nessuno ha ancora visto in faccia: il Nostro uomo non ci pensa due volte a rubargli l’identità ed entra trionfante in città con un sorriso da un milione di dollari e una stella sul petto. «Sono il nuovo sceriffo, non so un cazzo di legge, ma proverò a giocare secondo le vostre regole». Nonostante una certa varietà consentita dal cast affollatissimo, lo scheletro degli episodi è sempre più o meno lo stesso: ogni settimana si presenta un problema assurdo (c’è un tasso di criminalità pazzesco per essere una cittadina di 17 abitanti) e Hood lo risolve nel modo più brutale e meno ortodosso possibile. La trama orizzontale procede invece su due binari, tra il passato di Hood e Anastasia parzialmente ricostruito da una serie di flashback disseminati nel corso della stagione, e i tentativi della mafia ucraina di rintracciarli e uccidere lui e riportare all’ovile lei.
Sebbene la premessa sia proprio che Hood si finge un poliziotto, da un certo punto della stagione in poi è quasi sempre il suo giorno libero perché si sono accorti che era più sexy in jeans e maglietta attillata che con la divisa da sbirro. Ma se volete il mio parere, più pornografica del culo di Anthony Starr e dei nudi femminili frontali, vero selling point della serie è l’inedito, stratosferico tasso di violenza. Scene di combattimento — almeno una a episodio a partire dal terzo — o veri e propri massacri, ottimamente “coreografati”, se così si può dire (spettacolare in certi punti è il lavoro degli stuntmen), e sorprendentemente incuranti del politically correct. È materiale davvero tosto anche per un canale via cavo e, non credo di averlo mai detto parlando di un telefilm, ne sconsiglio vivamente la visione a chi si ritenga facilmente impressionabile; ma chiunque apprezzi il valore terapeutico di una bella scazzottata per interposta persona troverà pane per i propri denti. (A proposito di denti, quasi nessuno arriva al termine della prima stagione con ancora in bocca tutti i propri.)
È il cinema action anni 80 più truce che torna con una nuova estetica e un nuovo formato, ma lo stesso spirito maschio e fracassone. Se amate quel cinema, grezzo, violento e rumoroso, questa è la serie che fa per voi. Niente filtri, niente compromessi, niente chiacchiere. Botte, esplosioni, colpi di scena ridicoli, tette, parolacce, ancora botte. Persino trame romantiche e approfondimento psicologico sono trattati con garbo e una sottigliezza inedita per lasciare più spazio a SANGUE E VOLTI TUMEFATTI. Una chicca passata colpevolmente (cioè per colpa mia che non ne ho scritto prima) inosservata da queste parti, ma premiata con gli ascolti più alti mai ottenuti da Cinemax con un prodotto originale, e per questo immediatamente confermata per una seconda stagione.
Job e Sugar cercano di disfarsi del corpo di Olek, mentre Lucas porta Carrie in ospedale, dato che è gravemente ferita a causa dello scontro con Olek. Gordon arriva in ospedale e si arrabia con Lucas, avendo capito che lui è coinvolto con i segreti che la moglie gli nasconde. Carrie si riprende, ma è presa dal panico e dunque decide di scappare da Banshee, pertanto esce dall'ospedale e va a prendere Max, ma è troppo tardi, Rabbit è già arrivato in città rapendo il nipotino. Rabbit ha dei problemi con il bambino, non sapendo che sofrisse d'asma. A casa, Carrie decide di prendere la situazione in mano, Gordon esige delle spiegazioni, ma Rabbit arriva a casa loro facendo la conoscenza di Deva. Rebbit si presenta a Gordon e Deva come il padre di Carrie, rivelandogli i suoi segreti come per esempio che il suo nome è Anastasia, e che Deva non è la figlia di Gordon, ma poi se ne va in quanto era venuto solo per prendere le apprecchiature mediche per Max, visto che vuole tenerlo ancora come ostaggio. Lucas chide aiuto a Proctor per uccidere Rabbit, purtroppo i due fanno a pugno visto che il criminale è arrabiato con Lucas per la scappatella con Rebekah, ma finita la scazzotata i due vengono a un accordo perché se Proctor aiuta Lucas, quest'ultimo sarà in debito con lui. Lucas va al dipartimento e ad aspettarlo c'è propio Rabbit.
Code:
Generale
Nome completo : Banshee (2013) St 01 - Ep 09 di 10 - Verità a galla[BrRip-Xvid-Ita-AC3-MT].avi
Formato : AVI
Formato/Informazioni : Audio Video Interleave
Dimensione : 454MiB
Durata : 44min
Bitrate totale : 1.428 Kbps
Video
ID : 0
Formato : MPEG-4 Visual
Profilo formato : Advanced [email protected] Impostazioni formato, BVOP : 2
Impostazioni formato, QPel : No
Impostazioni formato, GMC : No warppoints
Impostazioni formato, Matrix : Default (H.263)
ID codec : XVID
ID codec/Suggerimento : XviD
Durata : 44min
Bitrate : 1.036 Kbps
Larghezza : 720 pixel
Altezza : 400 pixel
Rapporto aspetto visualizzazione : 16:9
Frame rate : 23,976 fps
Spazio colore : YUV
Croma subsampling : 4:2:0
Profondità bit : 8 bit
Tipo scansione : Progressivo
Modo compressione : Con perdita
Bit/(pixel*frame) : 0.150
Dimensione della traccia : 330MiB (73%)
Compressore : XviD 1.2.1 (UTC 2008-12-04)
Audio
ID : 1
Formato : AC-3
Formato/Informazioni : Audio Coding 3
Estensione modo : CM (complete main)
Impostazioni formato, Endianness : Big
ID codec : 2000
Durata : 44min
Modalità bitrate : Costante
Bitrate : 384 Kbps
Canali : 6 canali
Posizione canali : Front: L C R, Side: L R, LFE
Sampling rate : 48,0 KHz
Profondità bit : 16 bit
Modo compressione : Con perdita
Dimensione della traccia : 122MiB (27%)
Allineamento : Audio allineato Durata intervallo : 64 ms (1,53 frame)
Intervallo pre caricamento : 192 ms
Titolo : T2_Audio - Italian
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