Daniele Luchetti - Mio fratello è figlio unico.
Titolo originale: Mio fratello è figlio unico.
Paese: Italia.
Anno: 2007.
Durata: 100' circa.
Genere: Commedia/Drammatico.
Regia: Daniele Luchetti.
Soggetto: Antonio Pennacchi (Autore del romanzo "Il Fasciocomunista").
Sceneggiatura: Stefano Rulli, Daniele Luchetti, Sandro Petraglia.
Fotografia: Claudio Collepiccolo.
Montaggio: Mirco Garrone.
Musiche: Franco Piersanti.
Sonoro: Bruno Pupparo.
Scenografie: Francesco Frigeri.
Costumi: Maria Rita Barbera.
Produttori: Marco Chimenz, Giovanni Stabilini, Riccardo Tozzi.
Produttori Esecutivi: Matteo De Laurentiis, Gina Gardini.
Produzione: Cattleya, Babe Film.
Distribuzione: Warner Bros. Pictures Company.
Data di Uscita: 21 novembre 1946.
* Elio Germano: Antonio "Accio" Benassi.
* Riccardo Scamarcio: Manrico Benassi.
* Diane Fleri: Francesca.
* Luca Zingaretti: Mario Nastri.
* Angela Finocchiaro: Amelia Benassi.
* Massimo Popolizio: Ettore Benassi.
* Ascanio Celestini: Padre Cavalli
* Anna Bonaiuto: Bella Nastri.
* Alba Rohrwacher: Violetta Benassi.
* Claudio Botosso: Prof. Montagna.
* Ninni Bruschetta: Segretario Bombacci.
* Vittorio Emanuele Propizio: Accio adolescente.
Trama: Un tempestoso amore fraterno lega Accio e Manrico Benassi, di una famiglia operaia di Latina, che passano dall'adolescenza alla giovinezza tra l'inizio dei '60 e la metà dei '70. Seminarista mancato, Accio è un ribelle istintivo e un accanito lettore, un ragazzo “contro” per natura, che fa il fascista anche per contrapporsi al fratello maggiore comunista, amato da tutti, specialmente dalle ragazze: bello, seduttivo, ruffiano nel surf sulla retorica marxista-comunista. Crescono su binari paralleli in rissa continua, amano la stessa donna, diversi ma solo fino a un certo punto. Base dell'8° film – il migliore? – di D. Luchetti è il folto romanzo Il fasciocomunista (ripubblicato nel 2003) di Antonio Pennacchi, sceneggiato con il regista dalla rodata coppia Petraglia-Rulli. È un film recitato bene da tutti, specialmente da uno straordinario e duttile E. Germano e dall'intensa A. Finocchiaro, attendibile madre proletaria, (entrambi premiati col David di Donatello) ma anche da A. Bonaiuto, R. Scamarcio, divo trainante dell'operazione per il pubblico giovanile, con un Manrico che sembra scritto su misura per lui, come in Romanzo criminale, e da L. Zingaretti, fascista sanguigno. Si sente una profonda empatia tra regia e interpreti. Per gli spettatori maturi, è un insolito e divertente ripasso degli stereotipi che in quell'agitata stagione nutrirono – nutrono ancora – la destra neofascista sebbene, per programmare una conclusione tragicamente ottimistica, la sceneggiatura fatichi non poco, nella seconda parte, a evitare luoghi comuni, schemini, semplificazioni e a tenere insieme i personaggi minori un po' sparpagliati. Montaggio: Mirko Garrone. Scene: Francesco Frigeri. Produce Cattleya, distribuisce Warner Bros Italia che dimostra di avere occhio nella scelta dei film nazionali. Il titolo è quello di una canzone di Rino Gaetano. Altri 3 David: sceneggiatura, montaggio (M. Garrone), presa diretta (B. Pupparo).
--- Informazioni sul DVD ---
Supporto: DVD5.
Video: 1.85:1 - Anamorfico 16/9 - Colore - PAL.
Audio: Dolby Digital 5.1 Italiano e Spagnolo (Castigliano).
Sottotitoli: Spagnolo (Castigliano e Catalano).
Menu: Presenti, accesso diretto a 15 scene.
Extra: Scheda Tecnica, Filmografie e Biografie del Cast.
http://www.youtube.com/watch?v=Oac7C0KBUds |