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Vivere
Regia di Franco Bernini
Interpretato da Marco Paolini
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Titolo: Vivere Serie: Palco e retropalco Autori: Franco Bernini Interpretato da: Marco Paolini Trasmesso il: 23/04/2009 Emittente: Rai2 Genere: Teatro Audio: Italiano [color=red]Sottotitoli: non presenti [/color]
:::->Recensione <-:::
Vivere è un prodotto difficilmente classificabile: scritto e diretto da Franco Bernini, il film si avvale della coinvolgente narrazione di
Marco Paolini
.
E' la ricostruzione, negli anni '43/'44, della caduta del fascismo, della persecuzione nazista, dello sbarco alleato, dello sbandamento conseguente
all’armistizio, attraverso l’iter di un uomo, di uno degli attori e registi più celebri ed amati di quegli anni: Vittorio De Sica .
Interprete e regista di commedie prevalentemente brillanti, De Sica era apprezzato allora soprattutto per la sua eleganza, il suo garbo, il suo fascino,
quasi che questa grazia, questa leggerezza nascondessero un nulla e un vuoto.
Vivere dimostra esattamente il contrario: la “leggerezza” rivela un impegno umano e civile, nascosto dietro il sorriso da conquistatore.
Un giorno De Sica viene prelevato da una pattuglia tedesca e condotto dal comandante in capo. Durante il tragitto pensa con terrore ai possibili motivi di
questa convocazione forzata.
In realtà ciò che gli viene comunicato è l’ordine di Goebbels di recarsi a Venezia per contribuire alla rinascita del glorioso cinema italico.
De Sica è alla ricerca di un pretesto per non allontanarsi da Roma, trattenuto anche dall’amore per Maria Mercader. L'occasione arriva sotto forma di un film
offerto a Maria per la cui regia lei impone la presenza di De Sica. Nato con la collaborazione del Vaticano il film, dal contenuto fortemente edificante, ( racconta infatti un pellegrinaggio a Lourdes) vede la nascita del
lungo sodalizio tra Zavattini e De Sica .
Il regista, furbescamente, italianamente, da commediante appunto, inventando infiniti contrattempi, procrastina le riprese del film "La
porta del cielo" fino allo sfinimento.
Intorno al film si radunano persone bisognose e in pericolo, per tutti De Sica cerca di trovare un posto: lavorare nel film significa, infatti mangiare ed
avere un permesso di circolazione e la basilica di S. Paolo fuori le mura, dove si gira la seconda parte, diventa un rifugio da cui si esce il meno possibile
per evitare coprifuoco, rastrellamenti, bombardamenti
.
De Sica, che si reca tutti i giorni a piedi alla basilica, si scontra spesso con le masse delle comparse, tra le quali si nascondono alcuni destinati alla
deportazione, per costringerle a recitare e ad aver rispetto del luogo sacro. I confessionali ,infatti, si sono trasformati in alcove e gabinetti.
Qui riceve la visita del cardinale Montini , futuro Paolo VI, e quella di un alto ufficiale nazista, venuto a cercare ebrei. A lui
De Sica tiene testa appellandosi alla extraterritorialità della basilica.
Si continua a girare, giorno dopo giorno, alla luce delle fiaccole che sostituiscono i riflettori, scandendo passo dopo passo l’avanzata degli alleati, fino
alla liberazione di Roma, quindi allo scampato pericolo e, inutile dirlo, alla fine del film.
La neve di giugno
Regia di Francesco Niccolini
Interpretato da Roberta Biagiarelli
:::->Scheda tecnica del filmato<-:::
Titolo: La neve di giugno Serie: Palco e retropalco Autori: Francesco Niccolini e Francesca Biagiarelli Interpretato da: Francesca Biagiarelli Trasmesso il: 23/04/2009 Emittente: Rai2 Genere: Teatro Audio: Italiano [color=red]Sottotitoli: non presenti [/color]
:::->Recensione <-:::
Guarda il videoPalco e retropalco per celebrare l’anniversario della Liberazione, propone il monologo “La neve di giugno” esempio di teatro civile, scritto
e interpretato da Roberta Biagiarelli, autrice e attrice già da venti anni in attività.
Partita dal suo racconto
“Resistenti, leva militare ‘926”
, la Biagiarelli ha realizzato un documentario sui generis,
che mescolando tecnica cinematografica, drammaturgia teatrale e cronaca giornalistica, riconsegna alla memoria collettiva alcuni protagonisti della
Resistenza a Fiorenzuola d’Arda
. Camminando in quei luoghi, toccando gli alberi e i muri di quelle case, la Biagiarelli si fa di volta in volta interprete e voce fuori campo. Non usa il
dialetto di quelle parti, ma il suo italiano è denso e spesso; è la lingua di uomini e donne che diedero tutto senza avere o chiedere in cambio nulla.
E’ un racconto della e sulla Resistenza;
è il bisogno e il dovere di salvare la memoria degli anti eroi, dei giovani di allora, quasi bambini,
troppo spesso dimenticati dalla Storia ufficiale. La neve di giugno è un racconto di teatro e di cinema e un dovere di testimonianza
.
La drammaturgia di Roberta Biagiarelli
priva di retorica e pomposità rende carne viva il coraggio e la giovanile incoscienza delle staffette
partigiane, la paura di chi si nascondeva, il freddo e la fame che tutti accomunava e l’incredibile capacita di ragazzi e ragazze di tornare senza plausi o
medaglie alla vita di tutti i giorni
e di ricordare con nostalgia e a volte con allegria un periodo cupo e buio che fu, comunque, per loro
giovinezza e sogni.
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[ Info sul file ]
Nome: Palco & Retropalco-090423-Vivere.avi
Data: 29/04/2009 12:20:52
Dimensione: 847,763,888 bytes (808.491 MB)
[ Info generiche ]
Durata: 01:29:29 (5369.24 s)
Tipo di contenitore: AVI OpenDML indexes
Streams totali: 2
Tipo stream n. 0: video
Tipo stream n. 1: audio
Audio streams: 1
[ Giudizi sulla qualità ]
Risoluzione: MOLTO ALTA (720 x 576)
Larghezza: multipla di 16 (BENE)
Altezza: multipla di 32 (BENE)
Qualità DRF medio: MEDIA (3.852805)
Qualità deviazione standard: BASSA (2.694276)
Media pesata dev. std.: BASSA (2.693933)
[ Traccia video ]
FourCC: DIVX/DX50
Risoluzione: 720 x 576
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Framerate: 25 fps
Frames totali: 134231
Bitrate: 1200.054352 kbps
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Max key int: 300
[ Traccia audio ]
Audio tag: 0x55 (MP3)
Bitrate: 56 kbps CBR
Canali: 2
Frequenza: 24000 Hz
Stream size: 37,584,348 bytes
Ritardo: 0 ms
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