Titolo originale: Guardians of the Galaxy Vol. 2 Paese: USA Anno: 2017 Durata: 136 minuti Genere: Azione, Avventura, Fantascienza
Soggetto: Guardiani della Galassia di Dan Abnett e Andy Lanning Sceneggiatura: James Gunn Fotografia: Henry Braham Montaggio: Fred Raskin, Craig Wood Musiche: Tyler Bates Scenografia: Scott Chambliss Costumi: Judianna Makovsky Trucco: Amber Actaboski, Erica Akin, Cary Ayers Effetti speciali: Jasper Anderson, Heidi Beers, Rachel Bianculli Produttore: Kevin Feige, David J. Grant, Simon Hatt, Lars P. Winther Produzione: Marvel Studios, Walt Disney Pictures Distribuzione: Walt Disney Studios Motion Pictures Sito ufficiale: www.marvel.com/guardians Sito Italia: www.guardianidellagalassia2.it Data di uscita: 25 Aprile 2017 (Cinema)
I Guardiani sono alle prese con il mistero che avvolge le vere origini di Peter Quill mentre combattono per mantenere unita la propria squadra: dovranno allearsi con vecchi nemici e potranno contare sull’aiuto di alcuni nuovi personaggi tra i più amati del mondo dei fumetti...
Prima di passare a trentaquattro anni più tardi, è nel 1980 che prende il via la seconda avventura cinematografica dell’audace esploratore spaziale Peter Quill, il quale, anche conosciuto come Star-Lord e nuovamente con le fattezze del Chris Pratt di “Jurassic world”, avevamo visto inseguito dai cacciatori di taglie per aver rubato una misteriosa sfera in “Guardiani della galassia”, diretto nel 2014 dal James Gunn che era stato in precedenza autore dello zombie movie “Slither” e della vicenda di supereroi fatti in casa “Super”.
Un avvio in cui troviamo un Kurt Russell digitalmente ringiovanito e del quale, una volta superati i divertenti titoli di testa con l’umanoide dalle sembianze di albero Groot impegnato a ballare sulle note di “Mr. Blue Sky” degli Electric Light Orchestra, approfondiamo la conoscenza del suo personaggio: Ego, pianeta vivente rimasto solo per milioni di anni, nonché padre del citato protagonista.
Pianeta vivente che, quindi, a differenza del fumetto Marvel creato nel 1969 da Arnold Drake e Gene Colan, manifesta sul grande schermo connotati umani, in quanto è proprio sul suo passato e sul legame con il figlio che si concentrano in particolar modo le oltre due ore e dieci di visione.
Oltre due ore e dieci che, senza perdere tempo, lasciano immediatamente spazio all’azione, riportando in scena la vecchia squadra costituita – oltre che dal già citato Groot, ora ridotto di dimensioni e doppiato per la seconda volta da Vin Diesel nella versione originale – dall’orfana aliena Gamora alias Zoe Saldana, il guerriero Drax il Distruttore, incarnato dal wrestler Dave Bautista, e il procione geneticamente modificato Rocket, in patria fornito di voce di Bradley Cooper.
Squadra che si allea al vecchio nemico Yondu Udonta, dai connotati di un Michael Rooker bluastro, e alla quale si unisce, tra gli altri, la Mantis dotata di poteri empatici che, interpretata da Pom Klementieff, si concede anche esilaranti siparietti in compagnia di Drax; pronto oltretutto ad affermare che le persone belle non sanno mai di chi fidarsi, mentre le brutte sanno di essere amate per ciò che sono (!!!).
Del resto, come già avvenuto nel capostipite non è affatto l’ironia a risultare assente, in questo caso ancor più accentuata dal regista che, in un certo senso in maniera analoga al lavoro effettuato da Quentin Tarantino nel rielaborare i vecchi generi cinematografici maggiormente duri e crudi, rilegge il filone fantascientifico proto-“Star wars” infarcendolo di dialoghi non privi di omaggi alle icone cinetelevisive del passato (spassoso quello riguardante il telefilm “Superstar”) e ricca colonna sonora di evergreen (andiamo da “My sweet lord” di George Harrison a “Come a little bit closer” di Jay and the Americans).
Per non parlare dell’immancabile apparizione del marveliano Stan Lee, di un Sylvester Stallone brevemente coinvolto nei panni di Stakar Ogord e di un cameo per il papero Howard; fino ai diversi finali posti nel corso dei titoli di coda di un secondo capitolo che, pur manifestando tranquillamente la passione cinefila e il senso dell’umorismo tipici di colui che si trova dietro la macchina da presa, sembra limitarsi a ripetere senza troppa fantasia il gioco vincente alla base del capostipite, in mezzo a tanto colorati quanto simpatici personaggi e tripudio di elaborati effetti visivi.
I fan, di conseguenza, possono ritenersi accontentati.
Code:
Generale
Nome completo : Guardiani.Della.Galassia.Vol.2.2017.iTALiAN.BDRiP.XviD-HDi[MT].avi
Formato : AVI
Formato/Informazioni : Audio Video Interleave
Profilo formato : OpenDML
Dimensione : 2,18 GiB
Durata : 2 o 15 min
Bitrate totale : 2.294 kb/s
Creato con : VirtualDubMod 1.5.10.2 (build 2540/release)
Compressore : VirtualDubMod build 2540/release
Video
ID : 0
Formato : MPEG-4 Visual
Profilo formato : Advanced [email protected] Impostazioni formato, BVOP : 1
Impostazioni formato, QPel : No
Impostazioni formato, GMC : No warppoints
Impostazioni formato, Matrix : Default (MPEG)
ID codec : XVID
ID codec/Suggerimento : XviD
Durata : 2 o 15 min
Bitrate : 1.899 kb/s
Larghezza : 720 pixel
Altezza : 304 pixel
Rapporto aspetto visualizzazione : 2,35:1
Frame rate : 23,976 (24000/1001) FPS
Spazio colore : YUV
Croma subsampling : 4:2:0
Profondità bit : 8 bit
Tipo scansione : Progressivo
Modo compressione : Con perdita
Bit/(pixel*frame) : 0.362
Dimensione della traccia : 1,80 GiB (83%)
Compressore : XviD 67
Audio
ID : 1
Formato : AC-3
Formato/Informazioni : Audio Coding 3
Impostazioni formato, Endianness : Big
ID codec : 2000
Durata : 2 o 15 min
Modalità bitrate : Costante
Bitrate : 384 kb/s
Canali : 6 canali
Posizione canali : Front: L C R, Side: L R, LFE
Frequenza campionamento : 44,1 kHz
Frame rate : 28,711 FPS (1536 SPF)
Profondità bit : 16 bit
Modo compressione : Con perdita
Dimensione della traccia : 373MiB (17%)
Allineamento : Audio splittato
Durata intervallo : 42 ms (1,00 frame)
Intervallo pre caricamento : 500 ms
ServiceKind/String : Complete Main
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