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Il Fatto 14-01-2012 [Pdf Ita] TNT Village
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LA PORCATA
La protesta della base continua a correre sulle onde di Radio Padania
Quello che proprio non si capisce è perché dal consiglio federale, sull’arresto di Cosentino, era uscita una linea politica ben precisa che poi è stata cambiata. E a noi militanti nessuno ha spiegato niente”. Sono le parole di Gianluigi da Brescia ai microfoni di Radio Padania nel day after al no dell’aula e soprattutto dei parlamentari leghisti. Giovanna di Varese: “Sono avvilita e offesa della posizione della Lega su questa vicenda”. Niente parolacce, niente toni avvelenati solo categoriche considerazioni di condanna per il dietro front del Carroccio che alla fine ha fatto, ancora una volta, da salvagente. “Ma quanto ha pagato il Cavaliere per salvare Cosentino?” chiede Luigi da Roma mentre una signora che si definisce “camuna” è pesante quando afferma: “Sappiamo che Bossi è un venduto. Il Nord è sputtanato dalle stupidaggini dei leghisti e dal trota. Basta”. Il conduttore è in difficoltà. in difficoltà. Difende la sua posizione di interlocutore, interviene il senatore Fabio Rizzi che invita tutti alla manifestazione del 22 a Milano. Forse erano meglio gli insulti e le parolacce. Almeno con quelle si poteva sostenere che gli interlocutori non erano militanti padani ma magari “comunisti”. Sarà difficile per Bossi & Co dare una spiegazione logica a chi ieri diceva: “Non si tratta di avere salvato Cosentino. Noi vogliamo sapere cosa è accaduto e chi è intervenuto per lasciare libertà di coscienza (che nel gergo di via Bellerio vuol dire salvare). Da Trieste c’è chi ricorda che la Lega “non è più quella del cappio ai socialisti e salva i camorristi” mentre Paolo da Milano chiede “di non nascondere niente, proteste e malcontenti in primis”. Il conduttore della trasmissione risponde, spiega, racconta, ribadisce che le decisioni sono prese dal consiglio federale. Nel frattempo le agenzie annunciano l’uscita de L’Indipendenza (con la z rovesciata).
È un nuovo quotidiano on line che darà voce agli indipendentisti e secessionisti delusi, quelli che sono usciti dalla Lega, una vera diaspora che ha dato vita a micro gruppi politici.
“Né con Bossi né con Maroni” scrive la redazione del nuovo giornale, che in primo piano ha aperto un link con la domanda: “La Lega Nord può ancora salvarsi dal declino? Con quale nuovo segretario?”. |
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