The Thief of Bagdad
(1924)
Italiano
Ahmed è un ladro spericolato che vive grazie agli abili furti che compie a Bagdad, sua città natale. Un giorno ruba una corda magica, in grado di far scalare a chi la possiede muri di grandissime altezze e la usa per intrufolarsi nel Palazzo del Califfo, per rubare qualche oggetto di grande valore. Così una notte, aiutato da un suo caro amico e complice, Ahmed entra nel Palazzo, dove però s'imbatte nella principessa, di cui s'innamora a prima vista. Il giorno dopo tre principi, pretendenti della principessa, fanno il loro ingresso nella città. Si tratta del Principe delle Indie, uomo ricco ma dall'aspetto arcigno, del Principe della Persia, uomo nobile ma obeso, e del Principe dei Mongoli, uomo potente ma freddo. Nessuno sospetta che quest'ultimo abbia una spia nel Palazzo di Bagdad, ne tanto meno che egli, se rifiutato dalla principessa, abbia intenzione d'impossessarsi con la forza della città.
Vedendo l'arrivo dei tre principi, Ahmed decide di travestirsi da tale, ottenendo tramite dei furti alcuni oggetti che lo aiuteranno nella sua recita, in modo da entrare di nuovo in contatto con la principessa. Egli è così innamorato da essere disposto a rapire la ragazza per stare con lei. La principessa rimane colpita dall'arrivo di Ahmed, innamorandosene e scegliendolo tra i pretendenti come marito. Ma la spia mongola rivela la vera identità di Ahmed, costringendolo a fuggire, e la principessa, disposta ad aspettarlo per amore, decide di prendere tempo, lanciando una sfida ai principi pretendenti: sposerà infatti chi, dopo sei lune, tornerà a Bagdad con il tesoro più raro. Ahmed viene a sapere da un sacerdote l'esistenza di un mistico cofanetto e decide di partire per trovarlo, mentre Khan, principe mongolo, nel lasso di tempo dato dalla principessa, fa introdurre di nascosto alcuni suoi uomini per espugnare al momento opportuno la città di Bagdad.
Comincia la caccia ai tesori e dopo sei lune i principi si incontrano poco lontano da Bagdad: il principe delle Indie ha trovato una sfera di cristallo capace di rivelare ciò che accade in ogni parte del mondo, il principe della Persia ha trovato un tappeto volante, mentre il Principe dei Mongoli ha trovato una mela capace di far resuscitare i morti o guarire ogni sorta di malattia o danno. Quest'ultimo decide allora di ordinare alla sua spia di avvelenare la principessa, in modo da resuscitarla con la mela e in questo modo di avere la sua riconoscenza e quindi un vantaggio per essere scelto come suo marito.
Intanto Ahmed ha trovato, dopo un lungo e pericoloso viaggio fra mostri e altre insidie, due incredibili tesori: un mantello dell'invisibilità e un cofanetto capace di far avverare ogni desiderio espresso. Decide allora di tornare a Bagdad, dove nel frattempo Khan ha eseguito il suo piano: infatti riesce a guarire la principessa, che però scopre tramite la sfera di cristallo l'imminente arrivo di Ahmed, e decide allora di prendere ancora tempo. Ma Khan, stanco di attendere, da l'ordine ai suoi uomini all'interno della città di attaccare e prendere la città: Bagdad è ora in mano ai Mongoli.
Sadakichi Hartmann, il mago di corte
Ahmed, venuto a sapere degli ultimi avvenimenti da un messaggero scappato dalla città, decide di liberare Bagdad dai Mongoli: egli, davanti alle porte della città crea con la magia del cofanetto un enorme esercito di 100000 uomini, che portano i Mongoli alla fuga. Poi s'intrufola nuovamente nel Palazzo, questa volta con l'aiuto del mantello dell'invisibilità. Khan è ormai accerchiato dai nemici e sta per fuggire con la principessa sul tappeto volante, ma Ahmed lo ferma, sconfiggendolo e salvando l'amata. Liberata Bagdad, Ahmed e la principessa volano insieme sul tappeto volante per festeggiare la loro unione.
Note
''La felicità deve essere conquistata.'' (Il Corano)
Il ladro di Bagdad (The Thief of Bagdad) è un film del 1924 diretto da Raoul Walsh.
Nel 1996 è stato scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.
Questo film muto è stato dotato, nel 2010, di una colonna sonora ad opera del gruppo musicale "Avion Travel", su commissione del gruppo editoriale La Repubblica/l’Espresso.
Produzione
Il film venne girato a West Hollywood a The Lot - 1041 N. Formosa Avenue, prodotto dalla compagnia di Douglas Fairbanks. Il budget arrivò all'incredibile (per l'epoca) somma di 2 milioni di dollari: fu il più ambizioso e ricco di tutti i film di Fairbanks. Una squadra di scenografi di grande professionalità, capitanata da William Cameron Menzies, edificò un magnifico set dai toni orientali, con minareti e palazzi che ricreavano una Bagdad da Mille e una notte.
L'idea originaria per il film fu ispirata a Fairbanks dalla visione di uno dei tre episodi che componevano Destino di Fritz Lang, film che l'attore/produttore aveva visto durante un suo soggiorno europeo[3].
La schiava mongola, spia del principe mongolo, era interpretata dall'allora sedicenne Anna May Wong, che diventò poi una popolare star hollywoodiana, cui saranno affidati molti ruoli di vamp esotica come quello della compagna di Marlene Dietrich in Shanghai Express.
Distibuzione
La prima del film si tenne a New York al Liberty Theatre il 18 marzo 1924. Questa super produzione per la United Artists non diede risultati particolarmente soddisfacenti sul piano economico: a paragone di Robin Hood, il precedente film d'avventure di Fairbanks che, invece, aveva sbancato al botteghino, Il ladro di Bagdad rientrò dei soldi spesi, ma, all'inizio, non fu il successo che la casa di produzione si era aspettata, anche a causa della lunghezza del film. Accolta con grande favore dalla critica, la pellicola recuperò poi presso il pubblico, con una lunga programmazione articolata nel corso degli anni.
Data uscita Il film venne distribuito in varie nazioni
USA 18 marzo 1924 Première New York
* USA 23 marzo 1924
* Giappone 12 gennaio 1925
* UK 12 gennaio 1925
* Finlandia 22 febbraio 1925
* Portogallo 27 dicembre 1926
Con varî titoli:
* The Thief of Bagdad (titolo originale USA)
* Der Dieb von Bagdad (Austria / Germania)
* A Bagdadi tolvaj (Ungheria)
* Bagdadin varas (Finlandia)
* El ladrón de Bagdad (Spagna)
* Il ladro di Bagdad (Italia)
* Le Voleur de Bagdad (Francia)
* O Ladrão de Bagdá (Brasile)
* O Ladrão de Bagdad (Portogallo)
* O kleftis tis Vagdatis (Grecia) - titolo video
* O kleptis tis Vagdatis (Grecia)
Nel 1984, il film venne rieditato e distribuito in una versione con musiche di Carl Davis. Dagli anni novanta, il film trovò distribuzione prima in VHS e poi in DVD, in una versione di 139 minuti.
English
Ahmed (Douglas Fairbanks) robs as he pleases in the city of Bagdad. Wandering into a mosque, he tells the holy man (Charles Belcher) he disdains his religion; his philosophy is, "What I want, I take."
That night, he sneaks into the palace of the caliph (Brandon Hurst) using a magic rope he stole during ritual prayers. All thoughts of plunder are forgotten when he sees the sleeping princess (Julanne Johnston), the caliph's daughter. The princess's Mongol slave (Anna May Wong) discovers him and alerts the guards, but he gets away.
When his associate (Snitz Edwards) reminds the disconsolate Ahmed that a bygone thief once stole another princess during the reign of Haroun al-Rashid, Ahmed sets out to do the same. The next day is the princess's birthday. Three princes arrive, seeking her hand in marriage (and the future inheritance of the city). Another of the princess's slaves foretells that she will marry he who first touches a rose-tree in her garden. The princess watches anxiously as first the glowering Prince of the Indies (Noble Johnson), then the obese Prince of Persia (an uncredited Mathilde Comont), and finally the Prince of the Mongols (Sojin) pass by the rose-tree. The mere sight of the Mongol fills the princess with fear, but when Ahmed appears (disguised in stolen garments as a suitor), she is delighted. The Mongol slave tells her countryman of the prophesy, but before he can touch the rose-tree, Ahmed's startled horse tosses its rider into it.
That night, following ancient custom, the princess chooses Ahmed for her husband. Out of love, Ahmed gives up his plan to abduct her and confesses all to her in private. The Mongol prince learns from his spy, the princess's Mongol slave, that Ahmed is a common thief and informs the caliph. Ahmed is lashed mercilessly, and the caliph orders he be torn apart by a giant ape, but the princess has the guards bribed to let him go.
When the caliph insists she select another husband, her loyal slave advises her to delay. She asks that the princes each bring her a gift after "seven moons"; she will marry the one who brings her the rarest. In despair, Ahmed turns to the holy man. He tells the thief to become a prince, revealing to him the peril-fraught path to a great treasure.
The Prince of the Indies obtains a magic crystal ball from the eye of a giant idol, which shows whatever he wants to see, while the Persian prince buys a flying carpet. The Mongol prince leaves behind his henchman, telling him to organize the soldiers he will send to Bagdad disguised as porters. (The potentate has sought all along to take the city; the beautiful princess is only an added incentive.) After he lays his hands on a magic apple which has the power to cure anything, even death, he sends word to the Mongol slave to poison the princess. After many adventures, Ahmed gains a cloak of invisibility and a small chest of magic powder which turns into whatever he wishes when he sprinkles it. He races back to the city.
The three princes meet as agreed at a caravansary before returning to Bagdad. The Mongol asks the Indian to check whether the princess has waited for them. They discover that she is near death, and ride the flying carpet to reach her. Then the Mongol uses the apple to cure her. The suitors argue over which gift is rarest, but the princess points out that without any one gift, the remaining two would have been useless in saving her life. Her loyal slave shows her Ahmed in the crystal ball, so the princess convinces her father to deliberate carefully on his future son-in-law. The Mongol prince chooses not to wait, unleashing his secret army that night and capturing Bagdad.
Ahmed arrives at the city gate, shut and manned by Mongols. When he conjures up a large army with his powder, the Mongol soldiers flee. The Mongol prince is about to have one of his men kill him when the Mongol slave suggests he escape with the princess on the flying carpet. Ahmed liberates the city and rescues the princess, using his cloak of invisibility to get through the Mongols guarding their prince. In gratitude, the caliph gives his daughter to him in marriage.
Notes
The Thief of Bagdad is a 1924 American swashbuckler film directed by Raoul Walsh and starring Douglas Fairbanks. Freely adapted from One Thousand and One Nights, it tells the story of a thief who falls in love with the daughter of the Caliph of Bagdad. In 1996, the film was selected for preservation in the United States National Film Registry by the Library of Congress as being "culturally, historically, or aesthetically significant".
Fairbanks considered this to be his personal favorite of all of his films, according to his son. The film's use of imaginative gymnastics fit the athletic star, his "catlike, seemingly effortless" movements were as much dance as gymnastics. Along with his earlier Robin Hood (1922), the film marked Fairbanks's transformation from genial comedy to a career in "swashbuckling" roles. The movie, strong on special effects of the period (flying carpet, magic rope and fearsome monsters) and featuring massive Arabian-style sets, also proved to be a stepping stone for Anna May Wong, who portrayed a treacherous Mongol slave.
Production
Fairbanks sought to make an epic. Lavishly staged on a Hollywood studio set, at a reputed cost of two million dollars, The Thief of Bagdad was one of the most expensive films of the 1920s. Art director William Cameron Menzies was largely responsible for the production design, closely following the requirements laid down by Fairbanks, who acted as writer, producer and star. Fairbanks' meticulous attention to detail, as well as a complex visual imagery, required the use of state-of-the-art special effects, featuring a magic rope, a flying horse, a flying carpet and full-scale palace sets.
Honors
In June 2008, the American Film Institute revealed its 10 Top 10, the 10 best films in 10 "classic" American film genres. After polling over 1,500 people from the creative community, The Thief of Bagdad was acknowledged as the ninth best film in the fantasy genre.
The 1940 film of the same name made the title character, played by Sabu, a sidekick for the handsome prince rather than the leading man. The 1924 film was directly remade in Europe in 1961 with Steve Reeves in the lead, while a 1978 made-for-television film combined plot elements of these with others from the Sabu version.
DCULT
Il ladro di Bagdad
Titolo originale The Thief of Bagdad
Paese Stati Uniti
Anno 1924
Durata 155 min
Colore B/N
Audio Muto
Genere Azione, Avventura, Fantastico
Regia Raoul Walsh
Soggetto Douglas Fairbanks (con il nome Elton Thomas)
Sceneggiatura Lotta Woods, Achmed Abdullah
Adattamento: James T. O'Donohoe
Produttore Douglas Fairbanks
Casa di produzione Douglas Fairbanks Pictures per United Artists
Fotografia Arthur Edeson
Montaggio William Nolan
Effetti speciali Hampton Del Ruth, Coy Watson Sr.
Musiche Mortimer Wilson
Scenografia William Cameron Menzies / Collaboratori: Anton Grot, Irving J. Martin, Paul Youngblood, H.R. Hopps,, Harold W. Grieve, Park french, William Utwich, Edward Langley
Costumi Mitchell Leisen
Supervisore costumi: Paul Burns (non accreditato)
Trucco George Westmore
Interpreti e personaggi
* Douglas Fairbanks: Il ladro di Bagdad
* Snitz Edwards: Il suo aiutante
* Charles Belcher: Il santone
* Julanne Johnston: La principessa
* Sojin: Il principe mongolo
* Anna May Wong: schiava mongola
* Brandon Hurst: Il califfo
* Tote Du Crow
* Noble Johnson: Principe indiano
* Sam Baker: (non accreditato)
* Winter Blossom: schiavo (non accreditato)
* Mathilde Comont: (non accreditato)
* Jesse Fuller: (non accreditato)
* Sadakichi Hartmann: il mago di corte (non accreditato)
* Eugene Jackson: bambino (non accreditato)
* Jesse Lasky Jr: (non accreditato)
* Etta Lee: schiava (non accreditato)
* Scott Mattraw: eunuco (non accreditato)
* K. Nambu: (non accreditato)
* Jack Parker: (non accreditato)
* David Sharpe: (non accreditato)
* Charles Stevens: (non accreditato)
* Charles Sylvester: eunuco (non accreditato)
* Jess Weldon: eunuco (non accreditato)
DATI TECNICI
DVD5
Dimensione: 4,35GB
Lingue: MUTO
Didascalie: in Inglese
Sottotitoli : Ita
Regione: 2 PAL
Durata: 139min
Extra: Si
Risoluzione: 4:3 - 1.33:1
DVD DOLBI DIGITAL
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