Titolo originale: Murder by Death Paese: USA Anno: 1976 Durata: 94 minuti Genere: Commedia nera
Soggetto: Neil Simon Sceneggiatura: Neil Simon Fotografia: David M. Walsh Montaggio: John F. Burnett Musiche: Dave Grusin Scenografia: Stephen B. Grimes Costumi: Ann Roth Trucco: Joe DiBella, Charles H. Schram, Vivienne Walker Effetti speciali Augie Lohman Produttore: Ray Stark, Roger M. Rothstein Produzione: Columbia Pictures Corporation, Rastar Pictures Distribuzione: Ceiad - Columbia Tristar Home Video Data di uscita: 09 ottobrte 1976 (al cinema)
Cinque tra i più famosi detective del mondo - un francese, due americani, una inglese, un cinese - vengono invitati "a una cena con assassinio" nel castello di un eccentrico miliardario, il quale promette un milione di dollari esentasse a quello dei cinque che per primo risolverà il caso dell'imminente delitto. Il castello di Twain è ricco di misteri e di sorprese, a cominciare dal maggiordomo cieco e dalla cuoca sordomuta, per continuare con le apparizioni dell'imprendibile anfitrione. Superati i primi scogli di attentati alle persone, messi di fronte a ben tre cadaveri (il terzo, quello dello stesso Twain, pugnalato dodici volte allo scoccare della mezzanotte), gli investigatori si trovano sottoposti a prove mortali da cui si salvano. Non si salvano, invece, dal ridicolo: ogni soluzione è brillante ma falsa. Sono veramente morte le presunte vittime? Chi è il diabolico organizzatore della beffa?
Murder by death, il più bel Neil Simon cinematografico (attenzione: un testo nato per la celluloide e non per il palcoscenico), non mi stanco di vederlo, è nella rosa dei film che conosco a memoria, le cui battute sciorino come l’avemaria - intonazioni comprese -, è un cult(o di pochi) che racchiude humour ispirato e prestazioni attoriali da urlo (un’occhiata al cast, da amare in toto - smodatamente, sconsideratamente –, dal trasformista Peter Sellers, alla meravigliosa coppia Niven-Smith, fino all’ “assurdo” Truman Capote). Il quasi carneade Robert Moore, regista televisivo [la serie Rhoda, dalla quale proviene anche Nancy Walker – la cameriera (“mi chiamo”) Yetta (“e non lavoro il sabato*”)], non si limita a mettere in scena lo script, soprattutto sa come muovere le sue pedine di lusso (impersonano le parodie di Poirot, dei coniugi Charles de L’uomo ombra, Miss Marple, Sam Spade, Charlie Chang) traendone il meglio: il risultato ha del sublime e non un attimo di calo anche quando tutto si contrae, anche quando sembra (ma solo la prima volta) che ci sia troppa carne al fuoco (carne non ce n’è: un maggiordomo cieco e una cuoca sordomuta quale pasto potranno mai servirci?). Inutile cercare coerenza negli avvenimenti (non ve n’è alcuna), lo stesso susseguirsi di colpi di scena è completamente illogico, asservito com’è all’esito comico, al nonsense, all’effetto demenziale. E il giallo allora? Qualcuno viene effettivamente assassinato? Wang: Sì, assassinato bel weekend. Pellicola da rivedere più che da vedere (registrarla è dunque imperativo), Invito a cena con delitto è transavanguardia, un’installazione da soggiorno da godersi in loop e in cui tutto – compresi gesti, sguardi, dettagli - risulta magistralmente gestito in vista di un supremo obiettivo: l’arricchimento gergale, comportamentale, spirituale del peculiare, intimo quotidiano di chi sceglie di (ri)guardarlo.
Invito a cena con delitto è un’opera concettuale, di quelle che il solo pensare che c’è, sapendo cos’è, genera un piacere pari al gustarlo. Invito a cena con delitto è comodamente adoperabile come precisa linea di demarcazione: ritengo che amarlo sfrenatamente (o non amarlo affatto) sia indice di un certo modo di vedere la vita e di viverla; da questo amore (o disamore) convinto e praticato è lecito trarre conseguenze. Adattamento e doppiaggio pregevoli, traduzione felicissima (districarsi tra i calembour di Simon non era facile, le relative reinvenzioni sono a volte persino più esilaranti dell’originale): anche nell’edizione italiana, dunque, si gode appieno. Se non è un 10 questo allora proprio non so.
Code:
Generale
Nome completo : Invito a cena con delitto[DvdRip -Xvid-Ita-AC3-MT].avi
Formato : AVI
Formato/Informazioni : Audio Video Interleave
Dimensione : 1,37 GiB
Durata : 1o 30min
Bitrate totale : 2.155 Kbps
Creato con : VirtualDubMod 1.5.4.1 (build 2178/release)
Compressore : VirtualDubMod build 2178/release
Video
ID : 0
Formato : MPEG-4 Visual
Profilo formato : Advanced [email protected]L5
Impostazioni formato, BVOP : No
Impostazioni formato, QPel : No
Impostazioni formato, GMC : No warppoints
Impostazioni formato, Matrix : Personalizzato
ID codec : XVID
ID codec/Suggerimento : XviD
Durata : 1o 30min
Bitrate : 1.956 Kbps
Larghezza : 720 pixel
Altezza : 400 pixel
Rapporto aspetto visualizzazione : 16:9
Frame rate : 25,000 fps
Spazio colore : YUV
Croma subsampling : 4:2:0
Profondità bit : 8 bit
Tipo scansione : Progressivo
Modo compressione : Con perdita
Bit/(pixel*frame) : 0.272
Dimensione della traccia : 1,24 GiB (91%)
Compressore : XviD 62
Audio
ID : 1
Formato : AC-3
Formato/Informazioni : Audio Coding 3
Estensione modo : CM (complete main)
Impostazioni formato, Endianness : Big
ID codec : 2000
Durata : 1o 30min
Modalità bitrate : Costante
Bitrate : 192 Kbps
Canali : 2 canali
Posizione canali : Front: L R
Sampling rate : 48,0 KHz
Profondità bit : 16 bit
Modo compressione : Con perdita
Dimensione della traccia : 125MiB (9%)
Allineamento : Audio splittato
Durata intervallo : 96 ms (2,40 frame)
Intervallo pre caricamento : 96 ms
Lingua : Italiano
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