ROBERTO ROSSELLINI
LA PAURA
NON CREDO PIU' ALL'AMORE
SCHEDA DEL FILM
La paura
Titolo originale: Angst
Paese: Germania/Italia
Anno: 1954
Durata: 75 min
Colore: B/N
Genere: drammatico
Regia: Roberto Rossellini
Soggetto: Stefan Zweig
Sceneggiatura: Sergio Amidei, Franz von Treuberg
Interpreti e personaggi
* Ingrid Bergman: Irene Wagner
* Mathias Wieman: Professor Albert Wagner
* Renate Mannhardt: Luisa Vidor, alias Johanna Schultze
* Kurt Kreuger: Erich Baumann
Fotografia: Carlo Carlini, Heinz Schnackertz
Montaggio: Jolanda Benvenuti, Walter Boos
Musiche: Renzo Rossellini
TRAMA
La moglie di un professore tedesco ha un amante. Accortasi che lui l'ha fatta spiare e ha scoperto il tradimento, decide di uccidersi, ma il marito la salva.
RECENSIONE
Il tema del film è ancora una volta l'incomunicabilità e l'incomprensione tra due esseri umani (una giovane donna e il marito, un professore tedesco), così
come era apparso già nella «trilogia della solitudine»: Stromboli, Europa 51, Viaggio in Italia. Ma stavolta, sulla traccia di un racconto psicologico di
Stefan Zweig in parte rimaneggiato, il meccanismo della storia, negli altri film essenzialmente lineare, è complicato da un risvolto drammatico derivante dal
fatto che la donna ha un amante, il marito lo sa e la fa spiare, e lei, accortasene, tenta il suicidio. Ora, proprio il meccanismo complesso (che normalmente
impaccia il Rossellini regista tutto intento a seguire personaggi liberi da costrizioni psicologiche e da risvolti drammatici predeterminiati) permette
quell'«avvolgimento» del personaggio che era nelle intenzioni dell'autore e gli fornisce la dimensione tragica che la storia in sé, nella sua sostanziale
banalità, non offriva. Perché da un lato il pedinamento cui è soggetta la protagonista (il marito la fa spiare da una donna), dall'altro il suo tentativo di
liberarsi da una «paura» che la opprime, consentono un'analisi comportamentistica ricca di molteplici spunti per una più generale analisi morale e sociale.
Pare quasi che Rossellini, come il professore‑marito del film, si diverta a immergere la protagonista in una situazione drammatica e ambigua per registrarne
le reazioni psicologiche e di comportamento. Ma l'esperimento non è fine a se stesso, serve a darci un quadro più vasto di una situazione umana e sociale, in
cui il caso singolo ha valore emblematico. Rossellini usa nella Paura una tecnica complessa: impiega largamente i piani-sequenza, i movimenti della
cinecamera, il montaggio alternato non soltanto per attrarre l'attenzione dello spettatore sul personaggio principale e sulle sue reazioni alle ambiguità
della situazione in cui si viene a trovare, ma anche per sottolineare la costante tematica dell'opera, che si identifica col titolo del film. La paura, come
stato costante di tensione emotiva e intellettuale in una situazione data, è colta nel suo manifestarsi nei fatti, nei luoghi, nelle persone, nei dialoghi
ecc. La sua presenza incombente percorre tutto il film e si manifesta proprio nelle soluzioni espressive imperniate su una tecnica più complessa. Al di là
degli evidenti scompensi drammatici e narrativi e delle incongruenze psicologiche (sono, come sappiamo, i limiti costituzionali dell'opera rosselliniana),
c'è una tensione esistenziale che, pur nello schema rigido del racconto, accoglie una molteplicità di suggestioni e di interpretazioni capaci di superare
quelli che sono i dati oggettivi dell'esperienza. È stato detto che la Paura, come quasi tutti i film interpretati dalla Bergman, non sia altro che un
riflesso critico e persin cattivo dei rapporti coniugali tra il regista e l'attrice, che cioè Rossellini abbia voluto, tratteggiando figure di donne in
crisi, incapaci di inserirsi in una realtà normale e quotidiana, rivelare una situazione personale, intima, mostrandone le contraddizioni e il fallimento.
Non è chi non scorga in questo e in altri film rosselliniani elementi autobiografici; anzi la sua opera, come quella di molti altri artisti, è in buona parte
autobiografica. Ma è altrettanto evidente che gli elementi autobiografici, quando ci sono, hanno un interesse generale nella misura in cui superano i fatti
di cronaca per porsi come modelli di comportamento, come elementi di un discorso globale. E nella Paura, la crisi coniugale dei protagonisti e il risvolto
tragico della sfiducia, del pedinamento, del tentato suicidio, acquistano una dimensione drammatica che supera gli eventuali addentellati con la crisi che in
quegli anni attraversavano sia Rossellini sia la Bergman. Semmai il film va visto come la rappresentazione di uno stato di disagio, di sconforto, di crisi
appunto, che coinvolgeva Rossellini come uomo e come artista, in un periodo in cui certi valori parevano essersi dissolti nell'indifferenza generale e nel
conformismo ideologico e politico. Non, quindi una fuga dalla realtà, o un rifugiarsi nel chiuso dei propri problemi intimi e personali, ma la constatazione
di una generale involuzione dovuta prevalentemente all'incomprensione, alla diffidenza, alla paura tra gli uomini, in altre parole alla mancanza di coraggio:
che è, come sappiamo, uno dei temi fondamentali della poetica rosselliniana. (…)
SCREENSHOT
SCHEDA TECNICA
[b]AVINAPTIC Report!
========================================
[ Info sul file ]
Nome: Paura.avi
Data: 28/01/2010 19:09:42
Dimensione: 1,413,236,736 bytes (1347.768 MB)
[ Info generiche ]
Durata: 01:11:36 (4296.12 s)
Tipo di contenitore: AVI OpenDML
Streams totali: 3
Tipo stream n. 0: video
Tipo stream n. 1: audio
Tipo stream n. 2: audio
Audio streams: 2
ISFT: VirtualDubMod 1.5.10.2 (build 2540/release)
JUNK: VirtualDubMod build 2540/release
[ Dati rilevanti ]
Risoluzione: MOLTO ALTA (672 x 512)
Larghezza: multipla di 32 (BENE)
Altezza: multipla di 32 (BENE)
Qualità DRF medio: MEDIA (3.596240)
Qualità deviazione standard: ALTA (0.600565)
Media pesata dev. std.: ALTA (0.329603)
[ Traccia video ]
FourCC: xvid/XVID
Risoluzione: 672 x 512
Frame aspect ratio: 21:16 = 1.3125
Pixel aspect ratio: 1:1 = 1
Display aspect ratio: 21:16 = 1.3125
Framerate: 25 fps
Frames totali: 107403
Stream size: 1,199,224,906 bytes
Bitrate: 2233.131115 kbps
Qf: 0.259618
Key frames: 453 (0; 18; 318; 618; 918; ... 107199)
Null frames: 0
Min key int: 1
Max key int: 300
Key int medio: 237.092715
Ritardo: 0 ms
[ Traccia audio n. 1 ]
Audio tag: 0x2000 (AC3)
Bitrate (contenitore): 192 kbps CBR
Canali (contenitore): 2
Frequenza (contenitore): 48000 Hz
Chunks: 107391
Stream size: 103,105,536 bytes
Preload: 480 ms
Max A/V diff: 496 ms
AC-3 frames: 134252
Durata: 01:11:36 (4296.064 s)
Chunk-aligned: No
Mode: stereo
Ritardo: 0 ms
[ Traccia audio n. 2 ]
Audio tag: 0x2000 (AC3)
Bitrate (contenitore): 192 kbps CBR
Canali (contenitore): 2
Frequenza (contenitore): 48000 Hz
Chunks: 107391
Stream size: 103,105,536 bytes
Preload: 480 ms
Max A/V diff: 496 ms
AC-3 frames: 134252
Durata: 01:11:36 (4296.064 s)
Chunk-aligned: No
Mode: stereo
Ritardo: 0 ms
[ Analisi DRF ]
DRF medio: 3.596240
Deviazione standard: 0.600565
DRF max: 6
[ Profile compliancy ]
Profilo da testare: MTK PAL 6000
Risoluzione: Ok
Framerate: Ok
Min buffer fill: 81%
Rapporto generato da AVInaptic (18-11-2007) in data 28 gen 2010, h 20:23:19
NOTE:
Audio = Italiano - Spagnolo AC3
Sottotitoli = Italiano - Spagnolo anche per non udenti
Cover = Non inclusa
TNTVILLAGE.SCAMBIOETICO.ORG |