Titolo originale: Lord of war
Nazione: U.S.A.
Anno: 2005
Genere: Azione
Durata: 120'
Regia: Andrew Niccol
Produzione: Nicolas Cage, Norman Golightly, Andreas Grosch, Andrew Niccol, Chris Roberts, Teri-Lin Robertson, Philippe Rousselet
Distribuzione: IIF
Data di uscita: 18 Novembre 2005 (cinema)
Nicolas Cage, Ethan Hawke, Jared Leto, Bridget Moynahan, Eamonn Walker, Ian Holm, Sammi Rotibi
Basato su fatti reali, è un'avventura d'azione ambientata nel mondo del traffico internazionale di armi. Il film segue le imprese del mercante di armi Yuri Orlov (NICOLAS CAGE). Attraverso alcune delle zone di guerra più pericolose, Yuri lotta per stare sempre un passo avanti a un implacabile agente dell'Interpol (ETHAN HAWKE), ai suoi rivali in affari e persino ad alcuni dei suoi clienti tra cui figurano i dittatori più noti del pianeta. Il film approfondisce una conseguenza poco nota della fine della Guerra Fredda: l'enorme quantitativo di armi andate improvvisamente in disuso, vendute dagli stati dell'ex Unione Sovietica ai paesi in via di sviluppo (in modo particolare all'Africa) e le ingenti somme di denaro incassate dai trafficanti di armi che le hanno vendute. Sono molti a ritenere che sia trattato del colpo più grosso del XX secolo. Solo in Ucraina tra il 1982 e il 1992 sono state rubate armi per un valore che supera i 32 miliardi di dollari. Nessun colpevole è mai stato arrestato o perseguito.
"Nel mondo ci sono 580.000.000 di armi, circa una ogni dodici persone. Il nostro compito è convincere le altre undici ad acquistare un'arma".
Questa è la fredda logica a cui un mercante d'armi si attiene per andare avanti nel suo mestiere ed è l'incipit di questo film di Andrew Niccol: vita, morte e miracoli di un Signore della Guerra.
Il mercante è Yuri Orlov, un immigrato ucraino catapultato nella disillusione del sogno americano di uno squallido sobborgo di Brooklin. Ma è pur sempre l'America, la Terra delle opportunità. Ed allora è facile, per chi è intraprendente e con pochi scrupoli, passare da un sudicio ristorante di zuppa di cavoli ad una lussuosa hall di un albergo dove commerciare in bazooka è facile come vendere noccioline. Poi c'è il crollo del Muro e negli ex Paesi dell'Est c'è un mercato a cielo aperto di carri armati ed elicotteri lancia missili. Si compra tutto a prezzi stracciati per poi rivendere a dittatori cannibali che ti pagano in diamanti. Solo così, d'altronde, puoi conquistare la donna della tua vita, quella che vedevi sulle patinate pagine di una rivista o su un luminoso cartellone dell'ennesimo aeroporto di cui ormai si è scordato il nome.
La parabola di un mercante d'armi è come quella di un colpo di mortaio: arriva il momento in cui, dopo aver toccato il cielo, la discesa è rapida è incontrollabile e lo scoppio distrugge tutto e tutti, soprattutto quelli che ti stanno vicino e che ami di più.
Ispirato ad una storia vera, il film di Niccol ("SimOne", l'ultima sua opera) rimane sospeso tra l'opera di denuncia e cronachistica e la commedia esistenziale di una vita vissuta al di sopra degli schemi della presunta normalità. L'esitazione, non risolta, tra i due registri mina l'opera rendendola in alcuni punti eccessivamente scanzonata ed in altri insopportabilmente drammatica, come nel caso dell'indugiare su particolari e dettagli particolarmente pietosi. Scelta stilistica che tramuta l'azione in didascalia e alla lunga rende la visione del film stucchevole facendo pensare ad una certa artificiosità dell'intento creativo dell'autore.
Il cast è molto ben scelto. Nicolas Cage ha la necessaria forza drammatica per disegnare un personaggio la quale moralità è al di sotto del minimo sopportabile e la cui doppiezza è all'altezza solo del suo gretto realismo. La bella Bridget Moynahan ("Io, Robot") è la giusta figura di moglie inconsapevole (ma quanto inconsapevole?) dei loschi traffici del marito, Ethan Hawke la legittima misura di giustizia idealista posta a contrappeso dell'immoralità di Yuri. Ian Holm è invece un personaggio del quale dubitiamo l'esistenza nel mondo reale: un mercante di armi che si schiera per una compagine... è come se un commerciante selezionasse i suoi clienti in base a qualche astruso criterio. Inconcepibile.
La frase: "Non potranno mai confermare il mio arresto, visto che i principali venditori di armi nel mondo sono Stati Uniti, Russia, Cina, Gran Bretagna e Francia e sono tutti e cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell'Onu".
http://www.youtube.com/watch?v=DSHUljduVqo
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