LE CANTATE ITALIANE DI
GEORG FRIEDRICH HANDEL
LE CANTATE PER IL CARDINAL OTTOBONI
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«È giunto in questa città un Sassone eccellente suonatore di cembalo e compositore di musica, il quale oggi ha fatto gran pompa della sua virtù in sonare l’organo nella Chiesa S. Giovanni con stupore di tutti». Così annotava sul suo diario, il 14 gennaio 1707, Francesco Valesio. Il Sassone è Georg Friedrich Händel, non ancora ventiduenne, che approda a Roma dopo una breve tappa a Firenze. Arriva per imparare lo stile italiano che domina la scena musicale e che in quegli anni si incarna soprattutto in Corelli e Scarlatti, due fra i molti musicisti che il giovane Händel conosce appunto a Roma; ma arriva già agguerrito, come esecutore e compositore, e ben desideroso di farsi conoscere. Fra il 1706 e il 1710, il giovane Sassone percorre con intelligenza e successo l’Italia (altre tappe importanti Venezia e Napoli) e compone in abbondanza, fra cui una ventina di cantate con strumenti, «repertorio eccezionale oggi trascurato dal punto di vista esecutivo», come scriveva una ventina d’anni fa Christopher Hogwood nella sua appassionata monografia su Händel. In questi due decenni esecuzioni e studi si sono moltiplicati, ma solo ora, ad opera dell’Ensemble la Risonanza e della sua guida musicale, Fabio Bonizzoni, nasce un progetto articolato e mirato alla produzione musicale italiana di Händel, con otto tappe concertistiche; la prima è dedicata alle Cantate con cui il giovane compositore si presentò al pubblico romano, nate sotto l’egida del Cardinal Pamphili, che fu uno dei tre (con il Cardinal Ottoboni e il Marchese Ruspoli) protettori romani di Händel. Tre sono le composizioni vocali in programma affidate all’intelligenza interpretativa di Roberta Invernizzi: Figlio d’alte speranze, Tra le fiamme ed il cosiddetto Delirio amoroso. La prima, in realtà, non è associabile a Pamphili, ma inclusa nel primo concerto perché sicuramente è una delle prime opere scritte in Italia, forse ancora prima dell’arrivo a Roma. Tutte sono per soprano e un sostegno strumentale volta a volta diverso, ridotto, poiché determinato dalle disponibilità degli organici disponibili presso gli aristocratici romani, ma non esiguo. E soprattutto usato con stupefacente abilità da Händel, per il quale queste composizioni sono insieme palestra per un apprendimento sul campo di tutto ciò che andava ascoltando in quegli stessi palazzi e occasione per esibire, con la maestria, una propria originalità. Forse proprio le scelte raffinate e teatralissime di strumentazione sono l’elemento più affascinante di queste Cantate, che sono peraltro anche quasi opere in miniatura. L’opera era proibita a Roma in quegli anni e il gusto del teatro musicale si trasferiva spudoratamente sui generi profani e sacri consentiti. Voce e strumento gareggiano a più riprese, sollecitati dalle occasioni testuali: ecco allora che Tra le fiamme l’inesperto Icaro vola per i cieli, come il cuore nel gioco amoroso, rincorrendosi con la viola da gamba. O anche il Delirio amoroso della bella Clori che affronta in sogno gli Inferi in cerca dell’amato Tirsi, ora convinta di poter sconfiggere la morte sorretta dal virtuosisimo del violino, ora dolente e accompagnata dal violoncello. Il Delirio amoroso è ritenuta la prima eseguita a Roma fra le Cantate händeliane e certamente, come dice Fabio Bonizzoni, «il giovane sassone non avrebbe potuto iniziare con maggior splendore il suo breve soggiorno nella città eterna».
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1 Ero e Leandro (Qual tu riveggio), cantata for soprano, 2 oboes, strings & continuo, HWV 150 - Recitativo. Qual ti riveggio, oh Dio! :46
2 Ero e Leandro (Qual tu riveggio), cantata for soprano, 2 oboes, strings & continuo, HWV 150 - Aria. Empio mare, onde crudeli 7:07
3 Ero e Leandro (Qual tu riveggio), cantata for soprano, 2 oboes, strings & continuo, HWV 150 - Recitativo. Amor che, ascoso :45
4 Ero e Leandro (Qual tu riveggio), cantata for soprano, 2 oboes, strings & continuo, HWV 150 - Aria (Poco allegro e staccato). Se la morte non vorrà 6:44
5 Ero e Leandro (Qual tu riveggio), cantata for soprano, 2 oboes, strings & continuo, HWV 150 - Recitativo. Questi dalla mia fronte 1:05
6 Ero e Leandro (Qual tu riveggio), cantata for soprano, 2 oboes, strings & continuo, HWV 150 - Aria (Adagio e piano). Si muora, si muora 6:49
7 Ero e Leandro (Qual tu riveggio), cantata for soprano, 2 oboes, strings & continuo, HWV 150 - Recitativo. Ecco, gelide labbra 1:20
8 Nó se emenderà jamás, cantata, HWV 140 - Aria. No se emendará jamás 2:47
9 Nó se emenderà jamás, cantata, HWV 140 - Recitativo. Si del quereros es causa 1:00
10 Nó se emenderà jamás, cantata, HWV 140 - Aria. Dícente mis ojos 1:58
11 Spande ancor a mio dispetto, cantata for bass, 2 violins & continuo, HWV 165 - Aria. Spande ancor a mio dispetto 3:54
12 Spande ancor a mio dispetto, cantata for bass, 2 violins & continuo, HWV 165 - Accompagnato. Oh! Che da fiere pene 1:47
13 Spande ancor a mio dispetto, cantata for bass, 2 violins & continuo, HWV 165 - Aria (Andante). Da balza in balza 3:33
14 Ah! crudel, nel pianto mio, cantata for soprano & ensemble, HWV 78 - Sonata 8:23
15 Ah! crudel, nel pianto mio, cantata for soprano & ensemble, HWV 78 - Aria (Adagio). Ah! Crudelo, nel pianto mio 5:02
16 Ah! crudel, nel pianto mio, cantata for soprano & ensemble, HWV 78 - Recitativo. Non sdegnerai d'amar :49
17 Ah! crudel, nel pianto mio, cantata for soprano & ensemble, HWV 78 - Aria. Di quel bel ch'il ciel ti diede 4:11
18 Ah! crudel, nel pianto mio, cantata for soprano & ensemble, HWV 78 - Accompagnato e recitativo. Balena il cielo 1:38
19 Ah! crudel, nel pianto mio, cantata for soprano & ensemble, HWV 78 - Aria. Per trofei di mia costanza 6:42
::->I DATI DELL'ESECUZIONE<-::
Le Cantate per il Cardinal Ottoboni
Raffaella Milanesi
Salvo Vitale
La Risonanza
Fabio Bonizzoni
GCD 921523
Performing artists
Raffaella Milanesi, soprano
Salvo Vitale, bass
La Risonanza
Fabio Bonizzoni, harpsichord and direction
Mike Fentross, baroque guitar
Andrea Mion, oboe
Rey Ishizaka, oboe
Nick Robinson, solo violin
Carlo Lazzaroni, violin
Barbara Altobello, violin
Rossella Borsoni, violin
Silvia Colli, violin
Fabio Ravasi, violin
Gianni De Rosa, viola
Caterina Dell’Agnello, cello
Olaf Reimers, cello
Vanni Moretto, violone
Production details
Playing time: 66’32
Recorded at the English Church, Den Haag,
Holland, in January 2007
Engineered by Adriaan Verstijnen
Produced by Tini Mathot
Executive producer: Carlos Céster
Editorial assistant: María Díaz
Art direction & design: oficina tresminutos 00:03:00
Booklet essay: Livio Marcaletti
Booklet in English-Français-Deutsch-Español
::->DATI TECNICI E NOTE<-:: CD formato Ape + Cue
Cover e Libretto
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