Titolo originale: Man of Tai Chi Paese: USA, China, Hong Kong Anno: 2013 Durata: 105 minuti Genere: Azione, Drammatico
Sceneggiatura: Michael G. Cooney Fotografia: Elliot Davis Montaggio: Derek Hui Musiche: Kwong Wing Chan Scenografia: Yohei Taneda Costumi: Joseph A. Porro Trucco: Cindy Ng, Ronald Yeung Effetti speciali Bot & Dolly Produttore: Lemore SYvan, Noah Weinzweig, Daxing Zhang Produzione: China Film Group, Company Films, Dalian Wanda Group, Universal Pictures, Village Roadshow Pictures Asia, Village Roadshow Pictures Distribuzione: RADiUS-TWC(USA) Data di uscita: 1/11/2013 (al cinema)
Tiger Chen è l'ultimo erede di un'antica corrente del Tai Chi, una leggendaria arte marziale cinese. Ma il ragazzo, che di giorno lavora come fattorino, non riesce a trovare la pace interiore necessaria per mettere in pratica gli insegnamenti del suo anziano maestro, provato dallo stress e dalla mancanza di un obiettivo. Durante un torneo di arti marziali viene notato da Mark Donaka, un losco uomo d'affari che dietro l'attività di magnate delle comunicazioni gestisce in realtà un sottobosco di incontri clandestini, i cui contendenti vengono pagati profumatamente. Tiger, attratto dai soldi facili ma soprattutto dal fuoco della lotta che scorre in lui, accetta l'offerta di Donaka, finendo invischiato in una torbida realtà dalla quale non sarà semplice uscire...
Esordio dietro la macchina da presa anche per Keanu Reeves, ex-star planetaria di Matrix e da qualche anno incapace di tornare ai successi di un tempo. Periodo ideale quindi per provare il grande passo come molti suoi colleghi, e passare in cabina di regia pur ritagliandosi anche il ruolo di villain della pellicola. Reeves, che non ha mai nascosto il suo amore per le arti marziali, ha scelto perciò la Cina per realizzare la sua opera prima, affrontando il topoi classico del lottatore costretto a combattere dagli eventi. Inoltre il Neo della trilogia wackoskiana ha sperimentato per la prima volta un nuovo tipo di cineprese, chiamate Iris, per seguire da vicino e in piano sequenza tutti gli scontri del film.
Il risveglio della tigre:
Man of Tai Chi è un titolo per gli appassionati realizzato da un appassionato. E, perciò, rivolgendosi ad una precisa fetta di pubblico, gli si possono perdonare diverse ingenuità sia in fase di narrazione che in quella registica, visto che comunque Reeves riesce a centrare il cuore della storia, realizzando dei combattimenti frenetici ed esaltanti che quasi raggiungono i fasti dei classici del genere. Affidandosi ad un protagonista eccelso nelle arti marziali (un po' meno in quelle prettamente attoriali, ma non è ciò che conta in questo contesto) come Tiger Chen, che qui interpreta se stesso, e ritagliandosi il ruolo del cattivo (con un combattimento finale che lo vede impegnato), Reeves dimostra tutto l'amore per il filone soprattutto nelle riprese e nello studio delle coreografie (affidate ad un maestro come Yuen Woo-ping, già al lavoro in Matrix come lo stesso Tiger Chen), in grado di catalizzare nel migliore dei modi tutta la poesia guerriera di uno stile pacifico come quello del Tai Chi. Non manca naturalmente un percorso introspettivo del personaggio principale, che rischia più volte di cedere al lato oscuro salvo poi, come d'uopo e logico, redimersi nell'ultima parte, e nemmeno una sotterranea componente poliziesca nelle indagini delle tenace poliziotta Sun Singshi (interpretata dalla bella Karen Mok), detective agli ordini del superintendente Wong (il mitico Simon Yam, volto assai noto ai cinefili orientali) che da mesi cerca di incastrare proprio Donaka. In un mix di vari stili di arti marziali (che pare ricordare alla lontana un altro esordio registico come quello di Van Damme con La prova) il coinvolgimento per i fan del genere è quindi assicurato, consci che non si troveranno certamente di fronte ad un nuovo cult ma soltanto ad una pellicola piacevole e realizzata con una certa passione.
Commento finale:
Keanu Reeves esordisce dietro la macchina da presa con un omaggio alle arti marziali da lui tanto amate, e affida il ruolo del protagonista a Tiger Chen, già al lavoro con lui in Matrix (da cui arriva anche il maestro delle coreografie Yuen Woo-ping). Ne esce fuori un film onesto, che non fa gridare al miracolo ma che mantiene le sue premesse di partenza. Un canovaccio classico per una pellicola che è per lo più indirizzata soltanto ai fan del filone, che difficilmente ne resteranno delusi.
Code:
Generale
Nome completo : Man of Tai Chi (2013) BRRip AC3 5.1 384Kbps ITA AVI-HQF[MT].avi
Formato : AVI
Formato/Informazioni : Audio Video Interleave
Dimensione : 1,37 GiB
Durata : 1o 45min
Bitrate totale : 1.858 Kbps
Creato con : VirtualDubMod 1.5.10.2 (build 2540/release)
Compressore : VirtualDubMod build 2540/release
Video
ID : 0
Formato : MPEG-4 Visual
Profilo formato : Advanced [email protected] Impostazioni formato, BVOP : 2
Impostazioni formato, QPel : No
Impostazioni formato, GMC : No warppoints
Impostazioni formato, Matrix : Default (MPEG)
ID codec : XVID
ID codec/Suggerimento : XviD
Durata : 1o 45min
Bitrate : 1.465 Kbps
Larghezza : 720 pixel
Altezza : 304 pixel
Rapporto aspetto visualizzazione : 2,35:1
Frame rate : 23,976 fps
Spazio colore : YUV
Croma subsampling : 4:2:0
Profondità bit : 8 bit
Tipo scansione : Progressivo
Modo compressione : Con perdita
Bit/(pixel*frame) : 0.279
Dimensione della traccia : 1,08 GiB (79%)
Compressore : XviD 1.2.1 (UTC 2008-12-04)
Audio
ID : 1
Formato : AC-3
Formato/Informazioni : Audio Coding 3
Estensione modo : CM (complete main)
Impostazioni formato, Endianness : Big
ID codec : 2000
Durata : 1o 45min
Modalità bitrate : Costante
Bitrate : 384 Kbps
Canali : 6 canali
Posizione canali : Front: L C R, Side: L R, LFE
Sampling rate : 48,0 KHz
Profondità bit : 16 bit
Modo compressione : Con perdita
Dimensione della traccia : 289MiB (21%)
Allineamento : Audio splittato
Durata intervallo : 42 ms (1,00 frame)
Intervallo pre caricamento : 500 ms
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