Titolo originale: Offline Kriminalroman
Titolo italiano: La minaccia
Autore: Anne Holt
1ª ed. originale: 2015 Data di pubblicazione: 2016 Genere: Romanzo
Sottogenere: Thriller
Editore: Mondadori Retail Spa per Mondolibri Milano su licenza Giulio Einaudi Editore Traduzione: Margherita Podestà Heir
Pagine: 453
Anne Holt (Larvik, 16 novembre 1958) è una scrittrice, avvocato e giornalista norvegese. È cresciuta a Lillestrøm e Tromsø per poi trasferirsi ad Oslo nel 1978 dove vive con la compagna Anne Christine Kjær (nota anche come Tine Kjær) e la figlia Iohanne.
Anne Holt si è laureata in legge all'Università di Bergen nel 1986, ha lavorato per la Norsk rikskringkasting (NRK), l'azienda radiotelevisiva di stato norvegese, nel periodo fra il 1984 ed il 1988. Successivamente ha lavorato per due anni al dipartimento di polizia di Oslo per poi diventare avvocato. Nel 1990 è tornata alla NRK dove ha lavorato per un anno come giornalista ed anchor woman per il notiziario Dagsrevyen.
Anne Holt ha iniziato la sua carriera di avvocato nel 1994 ed è stata ministro della giustizia norvegese dal 1996 al 1997.
La sua carriera di scrittrice inizia nel 1993 con la pubblicazione de La dea cieca la cui protagonista è l'ufficiale di polizia Hanne Wilhelmsen. Fra i libri successivi non ancora tradotti vi sono Løvens gap (1997) e Uten ekko (2000), scritti in collaborazione con Berit Reiss-Andersen.
Anne Holt è uno degli autori di noir e libri gialli più famosi della Norvegia. In Italia Hobby & Work nel 1999 ha pubblicato Sete di giustizia mentre tutti gli altri sono usciti da Einaudi: tra questi il suo libro più famoso, Quello che ti meriti, e La porta chiusa, in cui si assiste all'improvvisa e misteriosa sparizione del primo presidente donna degli Stati Uniti.
Serie di Hanne Wilhelmsen
1993 - La dea cieca (Blind gudinne)
1994 - Sete di giustizia (Salige er de som tørster)
1995 - L'unico figlio (Demonens død)
1997 - Nella tana dei lupi (Løvens gap)
1999 - Il ricatto (Død joker)
2000 - La ricetta dell'assassino (Uten ekko)
2003 - Quale verità (Sannheten bortenfor)
2008 - Quota 1222 (1222)
2015 - La minaccia (Offline. Kriminalroman)
Serie di Johanne Vik e Yngvar Stubø
2001 - Quello che ti meriti (Det som er mitt)
2004 - Non deve accadere (Det som aldri skjer)
2006 - La porta chiusa (Presidentens valg)
2009 - Pengemannen
2010 - Flimmer
Altre opere
1997 - Mea culpa
1998 - I hjertet av VM. En fotballreise (con Erik Langbråten)
1999 - Bernhard Pinkertons store oppdrag
Una bomba esplode al Centro di cooperazione islamica, a un paio di isolati dall'elegante appartamento di Hanne Wilhelmsen nella zona di Frogner, Oslo. I morti sono ventisei, ma l'avvenimento è di quelli che scuotono l'intero Paese, seminando il panico. I sospetti si concentrano su alcuni gruppi islamici radicali, in particolare la sedicente organizzazione "Profeta Sanne Ummah", che rivendica l'attentato. Ma per principio Hanne Wilhelmsen non esclude nessuna pista. E partendo da un vecchio caso del 1996, rimasto insoluto, scopre una serie di dettagli che si riveleranno molto più importanti di quanto chiunque potesse immaginare.
Incipit:
1.
Un piccione viaggiatore si stava librando su Oslo.
Il proprietario lo chiamava Colonnello per via delle tre macchie a forma di stella che aveva sul petto. Era un pennuto piccolo e compatto, di quasi dodici anni. L’età e l’esperienza lo avevano reso sicuro di sé, ma anche molto cauto, e per questo volava basso, per evitare gli uccelli rapaci. Proveniente dal fiordo, fendeva l’aria vigile e attento, e sfrecciò tra le due torri del municipio prima di cambiare lievemente rotta e puntare verso est.
Un palazzo di piú piani si stagliava davanti a lui impacchettato dentro tele cerate e avvolto da impalcature. Il Colonnello si predispose all’atterraggio.
Aveva volato a lungo.
Un giallo elegante, una storia coinvolgente ed accattivante che ha come sfondi attualissimi le paure e le ansie di questa nostra Europa, spunti da cui nasce una narrazione mai banale e che desta l'attenzione del lettore ben oltre la robusta trama noir. Bella la felice sinergia tra i due protagonisti caratterizzati entrambi da "diversità"che diventano esempio nel trovare forza risolutiva proprio da queste sensibilità particolari che si incrociano.
Nota non proprio positiva forse la moltitudine di personaggi presenti, per i quali i nomi norvegesi per noi non così semplici suscita un pò di confusione costringendo il lettore a dover riprendere qualche paragrafo per vedere chi fosse il tale o il tal altro ed il finale del libro in verità non entusiasmante. Emergono in modo apprezzabile la figura della protagonista e della figlia. Per noi un'ottima e consigliata lettura, attraverso la quale comunque sicuramente maturerete il vostro personale parere.
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