Titolo originale. Shock Wave
Titolo italiano: Onda d'urto
Autore: Clive Cussler
1ª ed. originale: 1996
Data di pubblicazione: 1 Gennaio 1996
Genere: Romanzo
Sottogenere: Avventura
Traduttore: Lidia Perria
Editore: Longanesi
Collana: La Gaja scienza
Pagine: 648
Clive Cussler è nato nel 1931 ad Alhambra, in California, da madre americana e padre tedesco. Interrotti gli studi al Pasadena City College, si è arruolato nell’Aviazione, partecipando alla guerra di Corea. Negli anni ‘60 ha lavorato nella pubblicità, dapprima come copywriter e in seguito come direttore creativo di una delle più importanti agenzie degli Stati Uniti. Ha esordito nella narrativa nel 1973 con Enigma, che racconta la prima straordinaria avventura di Dirk Pitt, l’eroe che ha conquistato i lettori d’avventura di tutto il mondo.
Nel 1978 ha fondato la National Underwater & Marine Agency (NUMA), un’associazione non-profit specializzata nella localizzazione, identificazione e recupero di relitti marini di importanza storica. In vent’anni di attività, che lo stesso Cussler ha raccontato in Cacciatori del mare, la sua squadra di ingegneri e sommozzatori ha portato a termine con successo oltre sessanta operazioni (la più famosa delle quali è il recupero del sottomarino confederato «Hunley»). La sua seconda passione, dopo l’avventura, sono le automobili d’epoca, di cui possiede una vasta e assai famosa collezione, comprendente oltre ottanta pezzi.
Recentemente ha avviato una nuova serie di romanzi, i «NUMA Files», scritti in collaborazione con Paul Kemprecos, il primo dei quali è Il serpente dei Maya.
Sposato con Barbara Knight per 48 anni, Clive Cussler ha tre figli e due nipoti e divide il suo tempo tra le montagne del Colorado e i deserti dell’Arizona.
La carriera di scrittore di Cussler comincia nel 1965, in un periodo durante il quale si ritrovava a badare ai figli la notte mentre la moglie lavorava presso il dipartimento di polizia. Esordisce nella narrativa nel 1973, con la pubblicazione del romanzo Enigma, cronologicamente il secondo romanzo dedicato alle avventure di Dirk Pitt. Solo nel 1982 viene pubblicato il primo romanzo di Pitt, Vortice, rimasto fino ad allora inedito. I primi due romanzi di Cussler vengono inizialmente poco notati da critica e pubblico, che li considera solo delle avventure marinare di poco conto, ed è solo con il romanzo Recuperate il Titanic! del 1976 che Cussler raccoglie un consenso unanime che lo porterà a diventare uno dei romanzieri d'avventura più apprezzati al mondo.
I romanzi di Cussler seguono una struttura narrativa che di volta in volta mantiene delle linee guida principali: dopo un antefatto storico che verrà risolto nel finale, Cussler sposta la narrazione in epoca moderna (o collocata nell'immediato futuro), mettendo Pitt e il compagno Albert Giordino di fronte a megalomani che vogliono conquistare il mondo, donne stupende, nemici crudeli, doppiogiochisti e tecnologie futuristiche ma attendibili. Da un punto di vista strettamente narrativo, le avventure descritte da Cussler (specialmente nei romanzi di Dirk Pitt) sono un incrocio tra le avventure di James Bond e Indiana Jones, descritte spesso con un piglio ironico ma anche con un ottimo senso del drammatico.
Per ben 17 romanzi consecutivi Cussler ha raggiunto la prima posizione nella hit parade del New York Times dedicata ai romanzi di fiction.
Le avventure di Dirk Pitt
1. Enigma (The Mediterranean Caper, 1973 oppure Mayday!) 2. Iceberg (Iceberg, 1975)
3. Recuperate il Titanic! (Raise the Titanic!, 1976)
4. Virus (Vixen 03, 1978) 5. Salto nel buio (Night Probe!, 1981)
6. Vortice (Pacific Vortex!, 1983) 7. Missione Eagle (Deep Six, 1984)
8. Cyclops (Cyclops, 1986) 9. Tesoro (Treasure, 1988)
10. Dragon (Dragon, 1990)
11. Sahara (Sahara, 1992) 12. L'oro dell'Inca (Inca Gold, 1994)
13. Onda d'urto (Shock Wave, 1996) (Longanesi, 1996 - Tea, 1997) (ISBN 8878182230)
14. Alta marea (Flood Tide, 1997) 15. Atlantide (Atlantis Found, 1999)
16. Walhalla (Valhalla Rising, 2001)
17. Odissea (Trojan Odyssey, 2003)
18. Vento nero (con Dirk Cussler) (Black Wind, 2004)
19. Il tesoro di Gengis Khan (con Dirk Cussler) (Treasure of Khan, 2006) 20. Morsa di ghiaccio (con Dirk Cussler) (Arctic Drift, 2008) I NUMA files
1. Il serpente dei Maya (con Paul Kemprecos) (Serpent, 1999) 2. Oro blu (con Paul Kemprecos) (Blue Gold, 2000) 3. Lo zar degli oceani (con Paul Kemprecos) (Fire Ice, 2002)
4. Morte bianca (con Paul Kemprecos) (White Death, 2003)
5. La città perduta (con Paul Kemprecos) (Lost City, 2004)
6. Tempesta al Polo (con Paul Kemprecos) (Polar Shift, 2005)
7. La stirpe di Salomone (con Paul Kemprecos (The Navigator, 2007) 8. Medusa (Medusa, 2009)
Le avventure del capitano Juan Cabrillo 1. L'oro dei lama (con Craig Dirgo) (Golden Buddha, 2003)
2. La pietra sacra (con Craig Dirgo) (Sacred Stone, 2004) 3. I predatori (con Jack DuBrul) (Dark Watch, 2005) 4. Skeleton Coast (con Jack DuBrul) (Skeleton Coast, 2006)
Le avventure vere
1. Cacciatori del mare (con Craig Dirgo) (The Sea Hunters: True Adventures With Famous Shipwrecks, 1996)
2. Navi fantasma (con Craig Dirgo) (The Sea Hunters II: Diving the World's Seas for Famous Shipwrecks, 2002)
1856: il Gladiator, un clipper britannico che sta trasportando un gruppo di forzati in una colonia penale australiana, cola a picco durante una tempesta nel mar di Tasman. I pochi superstiti trovano rifugio su un'isola deserta che nasconde una favolosa ricchezza: diamanti. 2000: un gruppo di crocieristi risulta disperso sull'isola di Seymour, nell'Antartico. Tra di loro vi è Maeve Fletcher, discendente di uno dei naufraghi del Gladiator. Dirk Pitt, che sta indagando su una misteriosa moria della fauna marina della zona, è incaricato del salvataggio. Per Dirk Pitt sarà l'occasione per scoprire che dietro le incomprensibili stragi di animali si nasconde proprio il padre di Maeve, Arthur Dorsett.
Incipit:
LA ZATTERA DEL »GLADIATOR«
17 gennaio 1836
Mar di Tasman
Fra i quattro clipper costruiti nel 1854 nei cantieri navali di Aberdeen, in Scozia, uno si distingueva dagli altri. Era ilGladiator: aveva una stazza di 1256 tonnellate, con una lunghezza di sessanta metri, una larghezza di dieci e tre alberi imponenti che svettavano verso il cielo con una giusta inclinazione. Era uno dei clipper più veloci che fossero mai scesi in mare, ma risultava anche difficile da governare in condizioni di tempo avverse, a causa delle sue linee troppo fini. Gli affibbiarono il soprannome dighoster, riservato alle navi che erano in grado di sfruttare anche il minimo alito di vento; in effetti era assai improbabile che ilGladiator facesse una traversata lenta a causa della bonaccia.
Eppure, per un destino maledetto e imprevedibile, era condannato all'oblio.
I proprietari lo avevano destinato al commercio e al trasporto degli emigranti in Australia, e con ragione; era infatti uno dei pochi clipper adatti ad accogliere, oltre al carico, anche i passeggeri; tuttavia, come fu ben presto evidente, erano davvero pochi i coloni che potevano permettersi di pagare il biglietto, quindi il clipper navigava con le cabine di prima e di seconda classe vuote. E allora i proprietari compresero che era di gran lunga più redditizio procurarsi contratti col governo per il trasporto di forzati verso quel continente che, agli inizi della sua storia, era la prigione più grande del mondo.
Il Gladiator fu affidato a uno dei più esigenti comandanti di clipper: Charles «Bully» Scaggs. Il soprannome, che significa «prepotente», era quanto mai azzeccato: sebbene Scaggs non usasse la frusta con i marinai lavativi o insubordinati, si dimostrava implacabile nello spingere gli uomini e la nave ad andature da record sulla rotta tra l'Inghilterra e l'Australia; e i suoi metodi aggressivi si rivelavano alquanto efficaci. Durante il terzo viaggio di ritorno in patria, il Gladiator stabilì un record di sessantatré giorni che resta tuttora valido per le navi a vela.
Scaggs era in perenne competizione con i comandanti e con i clipper leggendari dell'epoca, John Kendricks dell'Herculese Wilson Asher del celebreJupiter, e non conosceva sconfitte. I rivali, che lasciavano Londra a poche ore di distanza dalGladiator, potevano star certi che, all'ingresso nel porto di Sydney, l'avrebbero invariabilmente visto già ormeggiato al molo.
E' molto difficile dire quale sia il miglior romanzo di Clive Cussler, ma senza dubbio questo è uno dei più azzeccati,
Onda d’Urto è il tredicesimo libro della serie con Dirk Pitt, che segue un altro capolavoro, L’oro dell’Inca e precede Alta Marea.
La storia è di una bellezza assoluta, specialmente nell'antefatto storico che riesce a rendere pienamente tutta la drammaticità del naufragio e dell'ammutinamento dei galeotti.
In breve la la trama.
1856: il Gladiator, un clipper britannico che sta trasportando un gruppo di forzati in una colonia penale australiana, cola a picco durante una tempesta nel mar di Tasman.
A stento, i pochi superstiti trovano rifugio su un’isola deserta che nasconde una favolosa ricchezza.
Alcuni di loro non potevano tornare in patria in quanto erano prigionieri e sarebbero stati rimessi in carcere, due di loro, il capitano della nave e un marinaio, invece fecero ritorno, ma nessuno di loro raccontò di quell'isola, nel frattempo le persone rimaste continuarono la loro vita, ci furono dei figli, ma soprattutto ci furono dei diamanti.
2000: un gruppo di crocieristi risulta disperso sull’isola di Seymour, nell’Antartico. Tra di loro vi è Maeve Fletcher, discendente di uno dei naufraghi del Gladiator.
Dirk Pitt, che sta indagando su una misteriosa moria della fauna marina della zona, è incaricato del salvataggio.
Per Dirk Pitt, cui «ogni ora porta con sé un mistero da risolvere e ogni giorno una sfida da vincere», è l’occasione per scoprire che, dietro le incomprensibili stragi di animali si nasconde proprio il padre di Maeve, Arthur Dorsett, una mente diabolica pronta a tutto pur di ottenere l’unica cosa che davvero gli importi: diamanti. Nel libro si fondono amore per le belle donne, amore per il mare e amore per la libertà che fanno di dirk pitt una specie di super-eroe molto gradito dal pubblico. Una delle caratteristiche dei romanzi di Cussler è che i protagonisti sono sempre gli stessi, ma questo non costituisce un limite. Anzi grazie a questo fatto i lettori sanno sempre cosa aspettarsi dal loro autore ed ogni libro è un successo garantito dato che rappresenta un ulteriore episodio della saga del nostro eroe. Anche i comprimari sono caratterizzati in modo efficace ed ogni lettore di Cussler attende con impazienza di leggere le prossime schermaglie tra il robusto omone italiano (Al Giordino) e l'ammiraglio Sandecker. Ogni libro di Cussler vale la pena di essere letto... anche più di una volta!!
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