Titolo originale: Revival
Titolo italiano: Revival
Autore: Stephen King
1ª ed. originale: 2014 Data di pubblicazione: 17/3/2015 Genere: Romanzo
Sottogenere: Horror
Editore: Sperling & Kupfer
Collana: Pandora
Traduzione: Giovanni Arduino
Pagine: 469
Scrittore statunitense. Autore di romanzi e racconti best seller che attingono ai filoni dell’orrore, del fantastico e della fantascienza, è considerato un maestro nel trasformare le normali situazioni conflittuali della vita – rivalità fra coetanei, tensioni e infedeltà coniugali – in momenti di terrore.
Stephen Edwin King nasce il 21 settembre 1947 a Portland. Suo padre, Donald Edwin King (di origini scozzesi-irlandesi), è un impiegato della Electrolux, ex capitano della Marina Mercantile e impegnato fino al 1945 nella Seconda Guerra Mondiale, e sua madre, Nellie Ruth Pillsbury King, una casalinga di origini modeste
Quando è ancora piccolo, sua madre (ha anche un fratello adottivo) deve far fronte a grandi difficoltà, perché il padre uscito di casa per fare una passeggiata non si farà più vivo.
Nel 1962 inizia a frequentare la Lisbon High School e inizia a spedire i suoi racconti a vari editori di riviste, senza però alcun successo concreto.
Conclusi gli studi superiori entra all'Università del Maine ad Orono. Nel 1967 termina un primo racconto breve a cui fa seguito, qualche mese dopo, il romanzo La lunga marcia che riceve giudizi lusinghieri.
Sottopone Carrie alla casa editrice Doubleday e ottiene un assegno di 2500 dollari come anticipo per la pubblicazione del romanzo.
A maggio arriva la notizia che la Doubleday ha venduto i diritti dell'opera alla New American Library per 400.000 dollari, metà dei quali spettano di diritto all'autore. Così, a ventisei anni, lascia l'insegnamento per dedicarsi alla professione di scrittore. Da quel momento la sua carriera non avrà più interruzioni.
Con un'operazione innovativa il 14 marzo 2000 diffonde solo su Internet, il racconto Riding the Bullet. Nell'autunno dello stesso anno pubblicherà On writing: autobiografia di un mestiere, un'autobiografia e una serie di riflessioni su come nasca la scrittura.
Attualmente vive e lavora nel Maine, con la moglie (ora anche lei scrittrice) e tre figli. Ha scritto 35 romanzi e raccolte di racconti, ha venduto 120 milioni di copie, dalle sue opere sono stati tratti 25 film. E' lo scrittore più pagato al mondo, pare che il suo fatturato annuo batta intorno ai 150 milioni di dollari. Le sue storie hanno ispirato registi famosi come Rob Reiner, Brian De Palma e Stanley Kubrick.
Tra i suoi libri più noti si ricordano Shining (1976; il film, del 1980, venne diretto da Stanley Kubrick); La zona morta (1979; versione cinematografica del 1983, per la regia di David Cronenberg); Christine la macchina infernale (1983; il film, dello stesso anno, è di John Carpenter); It (1986, il film è del 1990); Misery (1987; noto in Italia con il titolo Misery non deve morire, la pellicola è stata realizzata da Rob Reiner nel 1990).
Nota:
per un più completo dettaglio rimandiamo alla pagina di Wikipedia dedicata all'autore: https://it.wikipedia.org/wiki/Stephen_King
Romanzi
1974 - Carrie
1975 - Le notti di Salem (Salem's Lot)
1977 - Shining (The Shining)
1978 - L'ombra dello scorpione (The Stand)
1979 - La zona morta (The Dead Zone)
1980 - L'incendiaria (Firestarter)
1981 - Cujo
1983 - Christine - La macchina infernale (Christine)
1983 - Unico indizio: la luna piena (The Cycle of the Werewolf)
1983 - Pet Sematary
1984 - Gli occhi del drago (The Eyes of the Dragon)
1984 - Il talismano (The Talisman) [con Peter Straub]
1986 - It
1987 - Misery
1987 - Le creature del buio (The Tommyknockers)
1989 - La metà oscura (The Dark Half)
1991 - Cose preziose (Needful Things)
1992 - Il gioco di Gerald (Gerald's Game)
1992 - Dolores Claiborne
1994 - Insomnia
1995 - Rose Madder
1996 - Il miglio verde (The Green Mile)
1996 - Desperation
1998 - Mucchio d'ossa (Bag of Bones)
1999 - La tempesta del secolo (Storm of the Century)
1999 - La bambina che amava Tom Gordon (The Girl Who Loved Tom Gordon)
2001 - L'acchiappasogni (Dreamcatcher)
2001 - La casa del buio (Black House) [con Peter Straub]
2002 - Buick 8 (From a Buick 8)
2005 - Colorado Kid (The Colorado Kid)
2006 - Cell
2006 - La storia di Lisey (Lisey's Story)
2008 - Duma Key
2008 - Torno a prenderti
2009 - The Dome (Under the Dome)
2011 - 22/11/'63 (11/22/63)
2013 - Joyland
2013 - Doctor Sleep
2014 - Revival
2017 - Gwendy's Button Box [con Richard Chizmar]
2017 - Sleeping Beauties [con Owen King]
Nota:
Considerata la numerosa produzione dell'autore, per un più completo dettaglio rimandiamo alla pagina di Wikipedia dedicata all'autore: https://it.wikipedia.org/wiki/Stephen_King
Più di cinquant'anni fa, in una placida cittadina del New England, un'ombra si allunga sui giochi di un bambino di sei anni. Quando il piccolo Jamie alza lo sguardo, sopra di lui si staglia la figura rassicurante del nuovo reverendo, appena arrivato per dare linfa alla vita spirituale della congregazione. Intelligente, giovane e simpatico, Charles Jacobs conquista la fiducia dei suoi parrocchiani e l'amicizia incondizionata del bambino: per lui il pastore è un eroe, soprattutto dopo che gli ha "salvato" il fratello con una delle sue strepitose invenzioni elettriche. Ma l'idillio dura solo tre anni: la tragedia si abbatte come un fulmine su Jacobs, tutto il suo mondo è ridotto in cenere e a lui rimane solo l'urlo disperato contro il Dio che lo ha tradito. E il bando dal piccolo Eden che credeva di avere trovato. Trent'anni dopo, quando Jamie avrà attraversato l'America in compagnia dell'inseparabile chitarra che l'ha reso famoso, e dei demoni artificiali che ha incontrato lungo il cammino, l'ombra di Charles Jacobs lo avvolgerà ancora: questa volta per suggellare un patto terribile e definitivo. "Revival" è il racconto di due vite, quella che King ha vissuto e quella che avrebbe potuto vivere, attraverso due personaggi formidabili per potenza e fragilità, due uomini ai quali accade di incontrare il demonio e di affondare nel suo cuore di tenebra.
Incipit:
Il quinto elemento. La Montagna Del Teschio Il Lago della Pace
In un certo senso la nostra vita è veramente un film.
I protagonisti sono i famigliari e gli amici. Tra i comprimari rientrano vicini, colleghi, insegnanti e le conoscenze occasionali. Non mancano i ruoli minori: la giovane cassiera del supermercato con il sorriso carino, il barista affabile del locale all’angolo, i tipi con cui vi allenate in palestra tre giorni alla settimana. E ci sono migliaia di comparse, persone che attraversano la vita di ognuno come fa l’acqua in un colino, viste una volta e poi mai più. Il ragazzino che curiosa tra le graphic novel in libreria, che avete dovuto scansare (sussurrando uno «Scusami») per raggiungere le riviste. La donna nell’auto di fianco, che approfitta del semaforo per aggiustarsi il rossetto. La madre che pulisce dal gelato la faccia del suo marmocchio in un autogrill dove vi siete fermati per un boccone al volo. Il venditore allo stadio dal quale avete comperato un sacchetto di noccioline durante una partita di baseball.
Però a volte compare nella vostra esistenza qualcuno di estraneo a tali categorie. Una specie di jolly, che ogni tanto sbuca dal mazzo nel corso degli anni, soprattutto in un momento di crisi. Nei film un personaggio simile viene definito il quinto elemento o l’agente del cambiamento. Quando si presenta in un lungometraggio, sapete che è stato lo sceneggiatore a inserircelo. Ma chi scrive la nostra vita? Il fato o la pura coincidenza? Voglio credere che sia la seconda. Lo voglio con tutto me stesso. Quando ripenso a Charles Jacobs (il mio quinto elemento, il mio agente del cambiamento, la mia nemesi), non riesco neppure a considerare che la sua presenza nella mia vita fosse dovuta al destino. Altrimenti significherebbe che quelle vicende tremende, quegli orrori, erano destinati ad accadere. In tal caso, non esiste qualcosa di simile alla luce, e la nostra convinzione in merito è giusto una pia illusione. In tal caso, vivremmo nelle tenebre come bestie dentro una tana o formiche nel profondo dei loro cunicoli.
E non da soli.
Revival è un romanzo “strano” che, sin dall'inizio, si divide come un fiore che si apre con petali diversi, a volte anche contrastanti tra di loro che vanno a formare una storia univoca, coinvolgente, mai banale, una storia su cui l'horror è un'ombra che ne avvolge tutte le pagine, senza troppo palesarsi fino alla fine del libro quando gli ultimi capitoli diventano dei veri manuali horror, chiaro omaggio e riferimenti a H.P. Lovecraft.
Personalmente ho visto varie convergenze con alcuni tra i più grandi scrittori di horror e non solo a cui Stephen King, consapevolmente o meno, ha tratto ispirazione.
Sin dall'inizio, infatti, Revival è pervaso da un certo realismo magico alla Gabriel Garcia Marquez (Cent'anni di solitudine) che King utilizza sapientemente per regalarci l'ambientazione in cui i protagonisti si muoveranno in tutta la vicenda, l'autore, poi, omaggia anche Mary Shelley e il suo Frankenstein e, come detto, lo stesso Lovecraft vero ispiratore di Revival.
Inoltre, e questo va dato atto ancora una volta al grande maestro del Maine, il personaggio di Jamie ha molto in comune con lo stesso King per alcune vicende vissute (la droga, il tremendo incidente stradale, il rapporto contrastante con la religione) e, con ogni probabilità, anche per il modo di essere, di pensare, di vivere la vita. Insomma Jamie è un personaggio autobiografico e la stessa scelta dell'Io narrante non è del tutto casuale.
Come da tradizione nei romanzi di Stephen King, inoltre, i personaggi sono analizzati alla perfezione e, in Revival, che copre la loro vita quasi per intero, l'abilità dell'autore più venduto di sempre, è quella di raccontarci tutto di loro, di farci vivere il loro cambiamento interiore ed esteriore, quasi come se questi personaggi vivessero di vita propria. Ogni parola, vicenda, situazione raccontata e scritta da Stephen King non è mai fine a se stessa, ma tutto è collegato, tutto ha un senso, tutto è pienamente “sensato”.
Come scritto prima l'horror, quello classico poco splatter e molto ignoto e mistero (chi ama e conosce Lovecraft sa di cosa stiamo parlando), è un'ombra che aleggia su tutto il romanzo e di ciò, in realtà, non ci si accorge fino all'“esplodere” dell'orrore nella parte finale del libro, dove diventa elemento in primo piano. Tutto ciò, forse, è ancora più terrificante se si pensa che la dinamica orrorifica si va a incastrare nella vita di tutti i giorni dei personaggi, persone all'apparenza comuni, antieroi con un loro vissuto, con le loro problematiche e i loro difetti.
Il nostro consiglio agli amanti dell'horror e delle belle storie (anche non dell'orrore), acquistate Revival ne varrà davvero la pena, non ci siamo mai esposti così per un romanzo, ma crediamo sia arrivato il tempo di farlo.
Unica avvertenza: non dormirete la notte per divorare Revival dalla prima all'ultima pagina, vi troverete a sognare, a immaginare a pensare alla vita di Jamie, del Reverendo e degli altri protagonisti, ve li vedrete davanti agli occhi alla stazione del treno, del bus o per strada, sul posto di lavoro. Diventeranno i vostri migliori amici, peggiori nemici, o dei semplici conoscenti. Non potrete più fare a meno di loro.
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