Titolo originale: Knockaround Guys Nazionalità: USA,Canada Anno: 2001 Genere: Azione, thriller Durata: 92 minuti
Sceneggiatura: Brian Koppelman, David Levien Montaggio: David Moritz Musiche: Clint Mansell Fotografia: Tom Richmond Scenografia: Lester Cohen Produttore: Lawrence Bender,Julie Kirkham, Brian Koppelman, David Levien Produzione: Lawrence Bender Productions Presentato da: New Line Cinema Distribuzione: Nexo Sito ufficiale: http://www.knockaroundguys.com Data di uscita: 30 Novembre 2001 (cinema)
Brooklyn, 1997. Ogni volta che il giovane Matty fa colloqui di lavoro, viene fuori il nome di suo padre, noto boss della malavita, e il colloquio si chiude lì. Ora perciò Matty è deciso a chiedere al padre di essere inserito nel giro giusto, ma la prova d'onore fallita quando era piccolo sembra precludergli ogni possibilità. Alla fine ottiene un incarico: una borsa piena di dollari da portare con un aereo privato da una località all'altra senza destare sospetti. Matty a sua volta lo affida a Johnny, pilota cocainomane e suo amico. Questi però, quando atterra su una pista secondaria per fare benzina, perde la borsa e subito chiama Matty. Il giovane arriva sul posto con due amici/sicari, Taylor e Chris. I dollari intanto finiscono in mano a due del posto, uno dei quali è il figlio dello sceriffo. Questi, venutone a conoscenza, si guarda bene dal restituire il malloppo. Benny allora manda sul posto Teddy e altri della banda. Dopo che Johnny è stato ucciso per aver fallito la missione, prende il via una sparatoria senza esclusione di colpi. Un massacro che alla fine vede sopravvivere solo Matty e Taylor. Tornato in città, Matty si sente dire dal padre che nuovi incarichi sono pronti per lui. Ma ora é Matty a rifiutare, con la malavita ha chiuso. Sale in macchina e insieme all'amico Taylor parte per una destinazione sconosciuta.
Cosa vuol dire essere i rampolli di famose famiglie mafiose di Brooklin?
Come si vive e come si cresce avendo un padre che regola i propri conti ed i propri affari con pistole e mitragliatrici?
Quale dissidio interiore ti rode e ti tormenta se da una parte c'è la volontà di emulare tuo padre nelle sue imprese da gangster e dall'altra ti manca la stoffa per farlo?
Qualcosa l'abbiamo imparata da questo film. Che criminali (forse è più corretto dire "mafiosi") ci si nasce e non ci si diventa, o ce l'hai nei cromosomi il virus della mafiosità o non è possibile inoculartelo; che la mafia e il suo mondo sottostanno ancora, come ai tempi di Vito Corleone, a regole ferree e leggi inviolabili la cui sacrale osservanza serve ad assicurare la conservazione della specie (il mafioso). Ed è in base a questi principi di sopravvivenza che la vita, anche se di un ragazzo, vale meno che zero se questo ha sbagliato rischiando di mettere a repentaglio anche il resto della famiglia. Non è previsto il perdono ma solo il piombo.
Il film, oltre ad esporre una completa mappa deontologica del mafioso perfetto, offre anche alcuni spunti sociologici ed etologici sulla natura e le caratteristiche dell'homo mafiosus.
1) Posto che, privi di un indole predisposta, non è il caso di abbracciare la carriera del malavitoso, se proprio lo vuoi fare devi essere spinto da una molla fondamentale che è quella del bisogno. Questo è il concetto che il capo mafia e papà Benny "Chains" Demaret (un sobrio ed efficace Dennis Hopper) espone al figlio Matt (Barry Pepper, una parte in "salvate il soldato Ryan" e in "Il miglio verde") smanioso di dimostrare le sue qualità criminose.
2) Il mondo della malavita rischia di non essere più come quello di una volta, e quindi peggiore, se si derogano alcune regole fondamentali come quella di infliggere la giusta punizione a chi sbaglia. È il parere di Teddy Deserve (uno sfuggente John Malkovic) zio putativo di Matt e braccio destro di suo padre.
3) 500 (!) è il necessario numero di risse a cui bisogna prender parte per poter sufficientemente valutare le tue capacità delinquenziali. È il principio di Taylor Reese (interpretato dal terrorizzante Vin Diesel - "Pitch Black", "Fast and Furious" - un tipo che vorresti avere sempre dalla tua parte) amico di infanzia di Matt e suo compagno nell'impresa che quest'ultimo tenta di compiere.
"Compagnie Pericolose" - prodotto da Lawrence Bender, ricordatevi questo nome perché è colui che ha al suo attivo produzioni come "Pulp Fiction" e "Will Hunting - Genio ribelle" - ha una trama che si pone nel mezzo tra quelle narrateci da Tarantino e quelle raccontateci da Scorsese nelle loro numerose gangster's story, solo che gli esordienti registi Brian Koppelman e David Levien - avevano già lavorato insieme alla sceneggiatura di "Rounders - Il giocatore" nel 1997 - non hanno la visionarietà del primo né le capacità di approfondimento introspettivo del secondo. Il film è girato con eccessiva linearità, priva di sussulti. Notevoli invece i dialoghi che nobilitano la trama ed esaltano le qualità recitative dei due istrioni Hopper e Malkovic.
Critica: **"Il risultato è dignitoso: 'Compagnie pericolose' è un gangster movie non particolarmente innovativo ma certo ben studiato nell'intreccio e con una messa a fuoco convincente dello scontro generazionale tra malavitosi o aspiranti tali. Per questo bruciano di più i difetti, primo tra tutti l'utilizzo sprecato di Vin Diesel, che la sceneggiatura ha reso una figura secondaria. Anche il finale, quasi una citazione meno pulp della sparatoria di 'Le iene', è però frettoloso, se si pensa al potenziale drammatico del colpo di scena che ribalta la vicenda". (Mauro Gervasini, 'Film Tv', 9 dicembre 2001)
**"Una valigia piena di soldi, una cittadina di provincia, lo scontro con uno sceriffo corrotto e brutale, l'amicizia virile, i contrasti padre-figlio anche nel mondo criminale: film ironico, divertente, catastrofico e abbastanza raffinato". (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 30 novembre 2001)
**"Se rimpiangete che nel cinema Usa rimpinzato di divismo e di effetti speciali ci sia poco spazio per un 'noir', sporco, povero, ironico ma anche duro, dove i personaggi contano più delle star e l'intreccio non è un pretesto per una serie di scene ad effetto ma per un'avventura esistenziale, date un'occhiata a 'Compagnie Pericolose' (...) Un nostalgico tributo a un mondo che non c'è più o che forse abbiamo solo sognato, al cinema. Bei ruoli di fianco per Malkovich e Dennis Hopper". (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 30 novembre 2001)
**"La ragione del film è nella crisi dei criminali in erba di fronte alla punizione dei padri, un meccanismo che sta alla radice della continuità e dell'eredità della 'famiglia' mafiosa (...) Primeggia a picchiare duro Vin Diesel, che va lento ma inesorabile come il suo cognome a risolvere tutto. Il complotto all'interno della famiglia invece riduce la novità. Semplice e potabile. A tratti divertente". (Silvio Danese, 'Il giorno', 30 novembre 2001).
Code:
Generale #0
Nome completo : Compagnie pericolose.avi
Formato : AVI
Formato/Info : Audio Video Interleave
Formato/Family : RIFF
Dimensione : 668 Mb
Durata : 1h 27min
BitRate : 1059 Kbps
StreamSize : 8.06 Mb
Application : Nandub v1.0rc2
Compressore : Nandub build 1853/release
Video #0
Codec : DivX 5
Codec/Family : MPEG-4
Codec settings/Packe : Yes
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Durata : 1h 27min
BitRate : 942 Kbps
Larghezza : 544 pixels
Altezza : 224 pixels
AspectRatio : 2.429
FrameRate : 25.000 fps
Risoluzione : 8 bits
Chroma : 4:2:0
Interlacement : Progressive
Bits/(Pixel*Frame) : 0.307
StreamSize : 590 Mb
Audio #0
Codec : MPEG-1 Audio layer 3
Durata : 1h 27min
BitRate : 110 Kbps
Modalità : CBR
Canali : 2 canali
SamplingRate : 48 KHz
Risoluzione : 16 bits
Ritardo Video : 499ms
StreamSize : 69.2 Mb
Compressore : Xing (new)
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