Titolo originale: The Fall
Lingua originale: inglese
Paese: USA, India, UK
Anno: 2006
Durata: 117
Genere: fantastico, avventura, drammatico
Regia: Tarsem Singh
Sceneggiatura: Tarsem Singh, Dan Gilroy, Nico Soultanakis, Valeri Petrov
Interpreti e personaggi
Catinca Untaru: Alessandria
Lee Pace: Roy Walker / Bandito Nero
Justine Waddell: Infermiera Evelyn / Sorella Evelyn
Daniel Caltagirone: Sinclair / Governatore Odious
Marcus Wesley: Uomo del ghiaccio / Otta Benga
Robin Smith: Attore / Luigi
Jeetu Verma: Uomo delle arance / Indiano
Kim Uylenbroek: Dottore / Alessandro il Grande
Leo Bill: Infermiere / Charles Darwin
Emil Hostina: Padre di Alessandria / Bandito
Julian Bleach: Paziente anziano / Mistico
Los Angeles, a cavallo fra i Dieci e i Venti del secolo scorso. In un ospedale, uno stuntman ricoverato in seguito a un incidente, depresso a causa della possibile paralisi e di un amore andato male e con una certa simpatia per la morfina incontra una bambina con un braccio rotto. Nel tentativo di attirarne le simpatie e convincerla a rubare droga dall’infermeria, il potenziale suicida comincia a raccontare alla bambina una storia fantastica avente come protagonisti cinque eroi che cercano vendetta contro il potente e malvagio Governatore Odious. Cercando di non contraddire mai la piccola, l'attore cambia i particolari della storia quando vede che il suo pubblico non li gradisce. Nella mente della ragazzina fantasia e realtà si confondo sempre di più fino a quando...
Una storia di amore e vendetta
In un ospedale di Los Angeles, nei primi anni del Novecento (si presume), nasce un’amicizia tra Alexandria (una bambina con un braccio rotto) ed uno stuntman di nome Roy, costretto a letto per un lungo periodo di degenza. L'uomo inizia a raccontare una storia di amore e vendetta che riflette il suo stato d’animo, particolarmente precario in un momento delicato della sua vita e della sua carriera (la vera "caduta" a cui si riferisce il titolo, in realtà, è proprio la sua). Il racconto che inventa è la storia di un gruppo di giustizieri che cercano di vendicarsi dei torti subiti dal governatore Odius e Roy, nella narrazione, attribuisce a tutti i suoi personaggi il volto di dottori, infermieri e pazienti: lui stesso è il Giustiziere Mascherato e Alexandria è sua figlia, che gli salverà la vita in molte occasioni.
Raffinatissima fotografia che ricorda Magritte e Dalì
Definibile nel genere fantasy, The Fall è indiscutibilmente migliore di quello che ci si aspettava, e il merito va sia alla fotografia raffinatissima di Colin Watkinson che ricorda i colori e i soggetti dei quadri di Magritte e Dalì (anche nei bellissimi titoli di testa in bianco e nero), sia ad una sceneggiatura che affianca realtà e finzione lasciando che l’immaginazione si fonda con le emozioni per curare le ferite dell’anima, sublimandole in una fiaba in cui tutto può accadere e in cui ognuno può avere la propria rivincita.
Una pellicola girata con attori non professionisti in 26 paesi diversi
Ci sono voluti quattro anni per terminare le riprese di questa pellicola girata in 26 paesi diversi (tra cui Brasile, Cina, Romania, Italia, Egitto e Sudafrica) con attori non professionisti, tra cui spiccano Lee Pace (interprete principale della stupenda serie tv Pushing Daisies), Catinca Untaru, Justine Waddell e Julian Bleach. Ulteriore pregio del film sono i bellissimi costumi della giapponese Eiko Ishioka che donano doppia vita a tutti gli interpreti principali della narrazione stratificata.
Can you see the stars?
Nelle ultime scene, quando il racconto sta per volgere ormai al termine, diventa inevitabile commuoversi, immedesimarsi nella storia, sentire la solitudine di Roy e la forza con cui Alexandria riesce a confortarlo, immaginando con lui l’epilogo e la vittoria del Bandito Mascherato e di sua figlia sulla malvagità di Odius.
La storia inizia con la bellissima frase “Can you see the stars?”, “Riesci a vedere le stelle?” e finisce con una dolcissima bimba che dimostra al narratore che le stelle, a volte, possono essere più importanti di quanto si creda, perché non bisogna mai sottovalutare l’importanza dei sogni, delle fiabe, e con esse della potenza della narrazione, capace, talvolta, di salvare un’anima molto più di qualsiasi fatua e fittizia credenza religiosa.
In a hospital on the outskirts of 1920s Los Angeles, an injured stuntman begins to tell a fellow patient, a little girl with a broken arm, a fantastical story about 5 mythical heroes. Thanks to his fractured state of mind and her vivid imagination, the line between fiction and reality starts to blur as the tale advances.
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