ANTONIO VIVALDI (1678-1741)
VIVALDI EDITION
VOL.1 (OP.1-6) VOL.2 (OP.7-12)
[color=red]I MUSICI
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Autore: Antonio Vivaldi
Titolo: Vivaldi Edition Vol.1 (Op.1-6) - Vol.2 (Op.7-12)
Genere: Musica Classica
Anno: 1997
Etichetta: Philips Classics durata Vol.1 (589'13") Vol.2 (556'11")'
Esecutori: I Musici
::->SEVERINO GAZZELLONI<-::
Severino Gazzelloni (Roccasecca (FR), 5 gennaio 1919 – Cassino, 21 novembre 1992) è stato un flautista italiano.
Nacque da un padre sarto che suonava il flauto e già a sette anni Severino faceva parte della banda del paese, ovviamente come flautista.
In seguito suonò in diverse bande di svariati luoghi e iniziò gli studi al conservatorio romano di Santa Cecilia a Roma nell'anno 1933, completando gli studi in anticipo a seguito di notevolissimi sacrifici.
Nel 1947 primo concerto al Teatro Eliseo di Roma, un recital completamente dedicato al flauto. Grazie alla vastità del repertorio, che spaziava dalla musica classica a quella leggera e popolare, e all'abilità unanimemente riconosciuta, Severino Gazzelloni arrivò presto ad avere una grandissima fama, sempre accompagnata da un attaccamento alla propria terra, contribuendo ad una vasta diffusione dello strumento sul territorio italiano.
Per la sua bravura nel suonare fu attribuito a Gazzelloni il soprannome di flauto d'oro, flauto che effettivamente egli usava per esibirsi, circondato alla base da una veretta di diamanti, costruito a mano esclusivamente per lui da un artigiano tedesco.
La sua ultima esibizione venne organizzata per la realizzazione del film di immagine della sartoria Brioni a Palazzo Taverna a Roma, nel 1992. Morirà pochi mesi dopo a Cassino.
Gazzelloni fu anche un famoso maestro di flauto. Il musicista Jazz Eric Dolphy e la flautista classica Abbie de Quant sono tra i suoi allevi più famosi.
« "E io ho soffiato, soffiato. D'improvviso dalla canna è uscito il suono, e insieme al suono anche il mio cuore che mi premeva in gola, spingeva, quasi mi soffocava, non capivo più niente. C'era solo quel suono che usciva dal flauto e contemporaneamente entrava dentro di me, s'infilava nel mio cervello, nelle ossa, nello stomaco. Quel suono era tutt'uno con me. Da allora è sempre stato così. Ogni volta che dal flauto mi escono le prime note, ritrovo l'emozione e lo stupore del mio fiato che diventa suono, io sono quel suono". »
(Severino Gazzelloni)
::->I MUSICI<-::
Nel 1952, con il bello e semplice nome I MUSICI, dodici promettenti strumentisti romani e di altre città d'Italia, allievi in buona parte dei Corsi di Perfezionamento dell'Accademia di S.Cecilia, si consociarono "inter pares" e diedero vita ad una singolare orchestra da camera composta di sei violini, due viole, due violoncelli, un contrabbasso ed un clavicembalo.
La scelta di formare un organico senza direttore d'orchestra fu deliberata per stabilire fra i dodici colleghi-amici un rapporto egualitario in grado di portare, sia in fase di concertazione che di esecuzione, a scelte unanimi sui problemi tecnico-interpretativi delle partiture, formula inedita e valida ben al di là delle aspettative: emblematicamente l'elogio di Arturo Toscanini stabilì subito il primo autorevole sigillo. Egli, nell'aprile del 1952, li ascoltò mentre provavano nella sede della Radio Italiana a Roma, poi li abbracciò commosso uno ad uno, rilasciando dichiarazioni entusiastiche ai giornalisti ed alle personalità che lo attorniavano, infine in ricordo di quel felice momento regalò loro un suo ritratto con dedica: "bravi, bravissimi! No, la musica non muore!"
Il debutto in pubblico era già avvenuto, con grande successo, poche settimane prima, il 30 marzo, all'Accademia di S.Cecilia, e fu l'avvio di una stupefacente carriera che in poco tempo li avrebbe annoverati fra i protagonisti del concertismo internazionale.
Attualmente I MUSICI sono regolarmente ospiti dei maggiori festivals internazionali e svolgono un’intensissima attività concertistica nei più importanti teatri e sale da concerto di tutto il mondo.
Rassegna stampa.
“Solidità e Qualità" "...suono corposo, che mescola solidità e qualità e che conserva quel respiro che magnifica la frase”.
La Vanguardia - Barcellona, maggio 2008
“Bravissimi tutti e devo citarli: Antonio Salvatore, Antonio Anselmi, Marco Serino, Claudio Buccarella, Pasquale Pellegrino, G.Luca Apostoli, Massimo Paris, Silvio Di Rocco, Vito Paternoster, Pietro Bosna, Giancarlo De Frenzae e Francesco Buccarella.
L’ultimo brano koreano con la “Children Song” ha fatto alzare gli spettatori in piedi per un lunghissimo e caloroso applauso”.
Ulsan - Corea, marzo 2008
“...il più fedele ed elegante esempio di esecuzione barocca con accordatura moderna negli ultimi 40 anni, gli strumentisti de I Musici hanno portato le loro personalità nella Orchestra Hall”.
Chicago Tribune.
"I MUSICI sono da sempre un modello per tutte le formazioni similari, suonano senza direttore ed ogni componente é un solista. Ogni loro esecuzione é un'espressione spontanea ed al tempo stesso meticolosamente raffinata del talento di dodici artisti. In ogni stile che interpretano essi apportano l' impulso essenziale della vita. L'ascoltatore é continuamente soggiogato dalla loro capacità di ottenere la piena e ricca sonorità di un' orchestra d'archi senza mai sacrificare la chiarezza e l' assoluta precisione di un quartetto. I MUSICI producono senza sforzo le più delicate sfumature di colore, di equilibrio, di fraseggio, mai cede il pulsare del ritmo, mai una nota é fuori posto".
Robert Sherman, New York Times.
"Questo gruppo rappresenta a tutt'oggi uno dei migliori esempi della civiltà strumentale italiana".
Veniero Rizzardi, Nuovo di Venezia.
“I Musici sono diventati uno dei grandi nomi della musica classica grazie alla popolarità internazionale dei nuovi dischi in vinile… La biografia de I Musici, nel programma di sala, dice che il loro approccio alla musica é rimasto inalterato per mezzo secolo, ed é la verità. La famosa energia, disciplina e il calore del timbro restano”.
The Boston Globe
“...il fantastico ensemble e i sottili colori di questo rinomato gruppo, che ha definito l’arte di suonare gli strumenti ad arco per più di 50 anni”.
Rocky Mountain News, Denver
“L’inimitabile suono di quegli antichi strumenti - impossibilmente soave e caldo - in mani infallibilmente precise eppure libere e spontanee, davano alla musica una speciale luminosità. Io ho sentito queste composizioni molte volte, ma mai eseguite con questa energia, freschezza e leggerezza”.
The Reading Eagle
“I Musici guadagnano una Standing Ovation con il loro potente modo di suonare”.
The Cincinnati Enquirer
“Il gruppo é all’altezza delle sue registrazioni. Il gruppo ha un suono brillante ed elastico e non manca mai l’insieme”.
The Philadelphia Inquirer
“Con una eleganza semplice, suonano come musicisti aristocratici, trasmettendo un po’ delle loro tradizioni in toni delicatamente bruniti. Suonano nel modo naturale e solare tipicamente italiano”.
Albuquerque Journal
“I Musici sono degni della loro reputazione mondiale. L’ensemble dimostra la sua maestria nel barocco”. o)
The News Tribune, Tacoma
“...il pubblico del Kennedy Center Concert Hall ha gradito ogni minuto… una interpretazione eccellente - un classico, conservato non solo nelle registrazioni e nelle esibizioni dal vivo ma anche nei cuori di migliaia - forse milioni”.
The Washington Post
19 CD FORMATO FLAC+M3U
COVER E BOOKLET INCLUSI
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