Titolo originale: Wind Chill Paese: USA, Regno Unito Anno: 2007 Durata: 91 minuti Genere: Horror, Thriller
Sceneggiatura: Steven Katz, Joe Gangemi Fotografia: Dan Laustsen Montaggio: Lee Percy Musiche: Clint Mansell Scenografia: Howard Cummings Trucco: Anthony Allen Barlow, Rebeccah Delchambre, Mike Fields, Monica Huppert Effetti speciali Cara E. Anderson, Chris Flemington, Chris Hatchwell, Mike Hyrman, Ken Reynolds Produttore: Erika Armin, Graham Broadbent, Peter Czerninr, Peter Lhotka, Peter Phillips Produzione: Blueprint Pictures, Section Eight, TriStar Pictures Distribuzione: Sony Pictures Data di uscita: 30 Gennaio 2008 (al cinema)
Una ragazza deve tornare a casa dal college per le vacanze di Natale e decide di farsi dare un passaggio da un compagno di corso che va nella sua stessa direzione. Dopo una sosta ad un stazione di servizio, il ragazzo decide di abbandonare l’autostrada e imboccare una strada secondaria per arrivare prima a destinazione, ma un’auto con gli abbaglianti alti li manda fuori strada. Bloccati nel bel mezzo di una tormenta di neve, con l’auto bloccata e la minaccia del gelo che avanza con la notte, i due ragazzi devono riuscire a sopravvivere alle intemperie e a delle misteriose presenze che minacciano la loro incolumità.
Il cinema horror ha delle regole ben precise da rispettare, alcune delle quali fungono da vero innesco per situazioni di estremo pericolo che i protagonisti sono destinati ad affrontare. Alcuni manuali su celluloide ci hanno, ad esempio, insegnato che consumare alcool e droghe o fare sesso in uno slasher è sinonimo di morte per i giovani incauti peccatori; ma un’altra regola di fondamentale importanza per sopravvivere in un Wind Chill - Ghiaccio Rosso Sanguehorror è: rimanere sempre sulla strada principale durante un viaggio e non intraprendere alcun tipo di deviazione. Film come “Wrong Turn” o “Dead End” ci hanno mostrato le nefaste conseguenze che comporta l’abbandonare la via principale per una scorciatoia e ora anche “Wind Chill” si aggiunge all’elenco.
La Route 606 è famosa per il numero di vittime che ha causato nel corso degli anni: coppiette, tutori della legge, amici in cerca di divertimento, intere comunità di preti, tutte vittime sacrificali di una strada in continua ricerca di un tributo di sangue, a soddisfare il quale ora sono destinati anche i due giovani protagonisti di “Wind Chill”. Un ragazzo e una ragazza, due individui senza nome interpretati dagli ottimi Emily Blunt (candidata all’oscar per “Il diavolo veste Prada”) e Ashton Holmes (“A History of Violence”), studenti universitari che, una volta tanto, non vengono descritti come stereotipati perdigiorno interessati solo a far baldoria, ma presentano una reale costruzione ed evoluzione psicologica. La ragazza ci viene presentata come un’acida e cinica Wind Chill - Ghiaccio Rosso Sanguestudentessa di ingegneria poco consona alla fraternizzazione, una ragazza matura e inevitabilmente odiosa agli occhi dello spettatore; il ragazzo ha un ché di candido e ingenuo, un tipo dai modi perennemente gentili e cortesi, anche di fronte alle cattiverie della compagna di viaggio, capace di suscitare da subito una forte empatia nello spettatore. Due volti senza nome, capaci di far rispecchiare in essi qualunque spettatore, e destinati ad affrontare una situazione terrificante che metterà a dura prova la loro psiche. Da queste premesse, interamente incentrate sulla costruzione dei due personaggi principali del film, prende avvio una ghost story intrigante e a tratti originale che ha molto il sapore della leggenda metropolitana. Il regista Gregory Jacobs (“Criminal”) punta la carta del minimalismo, lasciando la scena ai due attori per quasi tutta la durata della pellicola e utilizzando una sola location, ovvero un’auto bloccata nella neve. I due ragazzi sono così preda del gelo, che avanza con l’avanzare della notte, e delle inquietanti presenze che assaltano la loro auto, delle anime Wind Chill - Ghiaccio Rosso Sangue
senza pace se sembrano incarnare a perfezione la teoria dell’Eterno ritorno nietzchiana, più volte citata dagli stessi personaggi del film. La perfetta atmosfera di rarefazione, alternata a momenti di reale inquietudine, è in parte tradita da un’impennata di azione ed effetti speciali che avanzano mentre il film giunge a termine, elementi questi francamente evitabili.
La bella fotografia gelida di Dan Laustsen e il suggestivo commento musicale di Clint Mansell completano il quadro di un film che si può considerare sicuramente riuscito. Da vedere.
Code:
Generale
Nome completo : Wind.Chill.Ghiaccio.rosso.sangue.2007.iTALiAN.DvDRip.XviD.AC3-Twice[MT].avi
Formato : AVI
Formato/Informazioni : Audio Video Interleave
Dimensione : 1,19 GiB
Durata : 1h 27min
BitRate totale : 1 955 Kbps
Creato con : VirtualDubMod 1.5.4.1 (build 2178/release)
Compressore : VirtualDub build 32842/release
Video
ID : 0
Formato : MPEG-4 Visual
Profilo del formato : Advanced [email protected] Impostazioni del formato, BVOP : No
Impostazioni del formato, QPel : No
Impostazioni del formato, GMC : No warppoints
Impostazioni del formato, Matrix : Personalizzato
Codec ID : XVID
Codec ID/Consiglio : XviD
Durata : 1h 27min
BitRate : 1 499 Kbps
Larghezza : 720 pixel
Altezza : 304 pixel
AspectRatio : 2,35:1
FrameRate : 25,000 fps
ColorSpace : YUV
ChromaSubsampling : 4:2:0
BitDepth/String : 8 bits
Tipo di scansione : Progressivo
Bit/(Pixel*Frame) : 0.274
Dimensione della traccia : 935 Mb (77%)
Compressore : XviD 1.3.0.dev55
Audio
ID : 1
Formato : AC-3
Formato/Informazioni : Audio Coding 3
Format_Settings_ModeExtension : CM (complete main)
Codec ID : 2000
Durata : 1h 27min
Modalità : Costante
BitRate : 448 Kbps
Canali : 6 canali
Posizione dei canali : Front: L C R, Side: L R, LFE
SamplingRate : 48,0 KHz
BitDepth/String : 16 bits
Dimensione della traccia : 279 Mb (23%)
Allineamento : Audio splittato
Durata interleave : 40 ms (1,00fotogramma)
Pre caricamento interleave : 500 ms
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