Zeno Clash
Picchiaduro/FPS - DVD - inglese data di uscita: 21 Aprile 2009
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.::.Recensione.::.
Dopo aver passato mesi a osannare i recenti exploit della scena indipendente nei generi più disparati - World of Goo nei puzzle game, Braid nei platform, The Path nelle avventure e Multiwinia negli strategici, solo per fare qualche nome - eccoci finalmente di fronte al candidato ideale per portare una ventata di sana "indipendenza" nel genere dei giochi d'azione: Zeno Clash, dei cileni ACE Team, su piattaforma Source Engine. Quest'ultimo dettaglio non è da poco, se consideriamo che le tecnologie di Valve sono state largamente snobbate in questi anni a favore di altre soluzioni giudicate più versatili, a partire ovviamente dall'Unreal Engine, ma il risultato conseguito dagli "assi" cileni ci fa rimpiangere di non aver visto in azione più spesso questo motore, qui impiegato in un contesto distante anni luce da quello di Half-Life 2, eppure con risultati a dir poco eccellenti.
un mondo nuovo
Il primo asso nella manica di Zeno Clash è senza dubbio l'ambientazione, talmente originale e "artistica" da offuscare per buona parte del gioco qualunque altra componente, rendendo soprattutto le poche ore della sua durata una specie di viaggio allucinato e allucinante in un mondo dal quale ci siamo separati a fatica, e nel quale vorremmo subito rituffarci, già sognando l'annuncio di Zeno Clash 2. Il protagonista Ghat, esiliato dalla città natale di Halstedom, si mette in viaggio insieme alla bella Deandra verso una direzione ignota, continuamente braccato dalla "famiglia" per aver ucciso la creatura chiamata Father-Mother. Quest'ultimo è un po' il fulcro di tutta la trama, dal momento che il gioco intervalla continuamente le fasi del viaggio d'esilio con i flashback dei giorni e delle ore precedenti al matri-patricidio. A un certo punto, dopo l'incontro con un altro personaggio chiave di nome Golem, il variopinto terzetto farà ritorno ad Halstedom per porre fine a questa caccia all'uomo e svelare finalmente al giocatore il terribile segreto di Father-Mother. Sebbene si tratti di un gioco di pura azione, dobbiamo dire che non mancano affatto le digressioni narrative, in particolare a opera del misterioso Golem, il cui prolisso filosofeggiare e suggerire verità nascoste potrebbe irritare il giocatore meno avvezzo al racconto, nella seconda parte dell'avventura.
granate e cazzotti
Volendo ridurre l'impianto di gioco di Zeno Clash al suo nudo scheletro, non è altro che un susseguirsi di arene, o più raramente di brevi corridoi, all'interno delle quali eliminare i nemici che la CPU ci scaglia contro e con le armi che troviamo sul posto. Per il resto, le regole sono molto semplici: Ghat può utilizzare una sola arma alla volta e in alcuni casi è anche costretto a usarne di specifiche (per esempio le spade e i martelli contro i mini-boss di grosse dimensioni), ma può raccogliere parecchie granate da terra.
La scelta tra l'uso delle armi e il combattimento corpo a corpo spetta quasi sempre al giocatore, tranne i pochi casi in cui il nemico non può essere abbattuto a mani nude (chi opta per lo stile "picchiaduro" può anche puntare a un apposito Achievement) ma non è comunque possibile fare finta che Zeno Clash sia uno sparatutto. Per convincersi di ciò basta fare una breve cernita delle armi a disposizione: una doppia pistola altamente imprecisa, una specie di carabina con tre colpi in canna, una balestra con due proiettili da caricare singolarmente e un lanciagranate con un singolo colpo; per tutto il capitolo "notturno" useremo invece una specie di torcia. Nonostante le munizioni siano sempre infinite, è facile comprendere come spesso non si possa fisicamente evitare di mollare qualche pugno in faccia agli avversari, tanto più che questa soluzione è ugualmente divertente e ben strutturata sotto il profilo del sistema di controllo.
l'essenziale
Considerate le dimensioni del team di sviluppo, e il budget a disposizione, la varietà di situazioni che Zeno Clash riesce a mettere sul piatto è stupefacente e lodevole al tempo stesso: probabilmente un gioco ad alto budget avrebbe sparpagliato i cambi di ritmo all'interno di una struttura più dilatata e ripetitiva, mentre i "poveri" ACE Team hanno optato per concentrare tutto in una manciata di ore di azione frenetica e ben scandita da poche ma significative cut-scene. Lo scontro con un numero limitato di nemici all'interno di arene chiuse rimane il tema principale ma è difficile che venga a noia (a noi non è mai successo) grazie alla sapiente alternanza delle armi a disposizione e alla foggia variabile delle mappe, al cui interno non mancano occasioni di posizionamento strategico e di approccio vagamente tattico all'azione.
Più monotoni, invece, gli scontri con i mini-boss e con il boss finale, poiché non riescono mai a suggerire approcci diversi dall'unico che sembra rivelarsi efficace, lasciando per altro la spiacevole sensazione che il tutto inizi a decollare pochi istanti prima della cut-scene finale. Se volessimo, insomma, paragonare Zeno Clash a un'attrazione da luna park, sarebbe una di quelle che vorreste ripetere di continuo, provando sempre lo stesso disappunto nell'accorgervi che "finisce troppo presto". D'altro canto, è innegabile che il gioco lasci un buon ricordo proprio perché estremamente breve e ben caratterizzato.
la fantasia al potere
Come accennato in apertura, e senza nulla togliere allo sforzo creativo in termini di game design, è impossibile non tributare a Zeno Clash un premio speciale per la caratterizzazione grafica di ambienti e personaggi, quasi sempre estremamente variopinti e modellati con uno stile bizzarro e naif come poche volte ci è capitato di osservare. Non mancano, per altro i dettagli inquietanti, per esempio il fatto che Father-Mother nasconda alcuni neonati sotto il vestito e li allatti con una specie di zampogna, passando per i tanti nemici umanoidi con teste animalesche, fino alla meravigliosa caratterizzazione della tribù dei Corwids, i cui folli comportamenti forniscono non pochi spunti di riflessione al giocatore in cerca di stimoli che vadano oltre il puro e semplice intrattenimento.
Passando a considerazioni più tecniche, l'unico elemento a risultare deficitario in certe situazioni è il sistema di controllo, in particolare riguardo al fatto che l'azione di "focus" su un avversario e la raccolta di armi e frutti "guaritori" da terra sia legata allo stesso tasto, rendendo così inutilmente complicato l'atto di svincolarsi da un nemico per guarirsi e poi tornare all'attacco. I limiti del sistema di controllo vengono particolarmente a galla nell'unica modalità esterna a quella principale, costituita da una serie di scontri a difficoltà crescente, in cui è fin troppo facile morire in situazioni confuse e spesso governate più dal caso che dall'abilità del giocatore.
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Installazione
Montate il file immagine e installate il gioco. Andate nella cartelle CURA copiate il file ZenoClash.exe e incollatelo nella directory di installazione del gioco sovrascrivendo quello esistente.
Requisiti Minimi:
Microsoft Windows XP/Vista/Vista 64 Operating System
128 MB Shader Model 2.0, ATI 9600, NVidia 6600 or better Video Card
Intel Pentium 4 3.0 GHz processor
1 GB of available system memory
3 GB of available hard drive space
Microsoft DirectX 9.0c, DirectX 10
DirectX 9.0c compatible Sound Card
Keyboard, Mouse
Raccomandati:
Microsoft Windows XP/Vista/Vista 64 Operating System
Shader Model 3.0, ATI X1600, NVidia 7600 or better Video Card
Intel Core 2 Duo 2.4 GHz processor
1 GB of available system memory
3 GB of available hard drive space
Microsoft DirectX 9.0c, DirectX 10
DirectX 9.0c compatible Sound Card
Game Controller
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